Elettromeccanica Pantanetti è una realtà marchigiana fondata nel 1958 su iniziativa del nonno materno degli attuali proprietari dell’azienda, i fratelli Franco e Sauro Pantanetti. La passione per l’automazione, passata di generazione in generazione in famiglia, ha portato una crescita culminata negli anni con la produzione di PLC, con cui l’azienda ha accompagnato l’evoluzione tecnologica del mondo dell’automazione con l’fferta di soluzioni innovative.
Sulla scorta di questo tipo di approccio è nata la collaborazione con Festo, inizialmente per la proposta di assi elettrici e proseguita poi anche con l’offerta pneumatica. Il servizio e il supporto costanti offerti da Festo, insieme alla piena disponibilità a sperimentare insieme nuove applicazioni di automazione per accontentare i clienti finali, ha quindi consolidato il rapporto negli anni.
L’ultima applicazione realizzata da Elettromeccanica Pantanetti che sfrutta la pneumatica Festo consta di un sistema di presa flessibile sviluppato per le Cartiere Fabriano, un cliente con cui la società vanta un rapporto di lavoro ormai consolidato. “Grazie a loro siamo cresciuti e abbiamo avuto l’occasione di realizzare apparecchiature legate alla carta moneta, sia per gli stati europei sia per la Cina – racconta F. Pantanetti -. Arrivando a realizzare anche interi stabilimenti. Con l’ultima commissione avevamo l’esigenza di prelevare scatole, pallet e interfalde, tre oggetti con caratteristiche molto diverse”.
Nelle operazioni di presa di una scatola solitamente vengono impiegate pinze capaci di afferrare e stringere, spostandosi poi velocemente. Questo può però generare problemi di deformazione nella scatola. Nella fattispecie dell’applicazione serviva allora una pinza precisa e capace di prelevare la scatola dal lato inferiore, così da farla scivolare sulle forche. Per evitare lo scivolamento della scatola durante il movimento, l’azienda ha quindi inserito due cilindri Festo che permettono di bloccare la scatola stessa. La presa dei pallet è invece gestita da un ulteriore pistone.
Per l’interfalda l’esigenza era invece quella di un sistema di presa con il vuoto regolabile. La soluzione applicata al braccio robotico è stata la nuova valvola proporzionale VPPI di Festo, disponibile anche nella versione in grado di regolare pressioni negative. Il dispositivo consente di regolare il vuoto in maniera molto precisa. Grazie a questa soluzione la pressione negativa applicata all’interfalda varia all’interno del ciclo, più bassa quando si preleva il foglio (per evitare di prenderne più di uno) e più elevata quando lo si sposta orizzontalmente.
“Integrare la tecnologia Festo alla robotica ci ha permesso di portare avanti il nostro processo di crescita – spiega quindi Daniele Pantanetti, progettista meccanico nell’azienda di famiglia -. Il vantaggio principale di questa soluzione è la flessibilità data dal sistema di presa pneumatico che consente tre operazioni distinte”.
L’intera applicazione è stata infine realizzata con il supporto a distanza a causa della pandemia in atto. “La cartiera ha deciso di sfruttare un momento in cui la produzione fosse ferma a causa del primo lockdown, per investire sul potenziamento del proprio parco macchine – racconta ancora F. Pantanetti -, e tutto questo è avvenuto in un momento molto particolare. All’inizio si faticava a capire come muoversi e come altre aziende italiane, abbiamo curato le regole sin dal primo momento, sfruttando al meglio la tecnologia per lavorare a distanza”.