La risposta globale della stampa 3D unita contro il Covid-19
24/03/2020
3d printing against Covid-19

Mentre la pandemia globale da coronavirus mette in sofferenza gli ospedali in tutto il mondo, la community dei makers e delle aziende che operano nell’additive manufacturing raccoglie le forze e risponde pronta da ogni parte del globo. Dalle maschere protettive stampate in 3D, alle valvole per i respiratori, fino a dispositivi per limitare il diffondersi del Covid-19, sono infatti tantissime le storie di soluzioni innovative che mettono a frutto potenzialità e versatilità estreme della tecnologia additiva per contenere la diffusione del virus e aiutare nella curare dei malati.

Un bellissimo esempio lo ha dato l’Italia, con le valvole Venturi stampate in 3D in situazione di emergenza dalla start-up Isinnova, per aiutare l’ospedale di Chiari in difficoltà per carenza di componenti essenziali al funzionamento dei respiratori in terapia sub-intensiva. Questa insieme a molte altre storie vengono riportate a questa pagina del sito 3Dprinting Industry dedicata al contrasto al coronavirus, in continuo aggiornamento giornaliero.

A poche ore di distanza dalla storia delle valvole stampate dalla startup italiana, è giunto anche dall’Europa la Call to action di Cecimo rivolta a tutte le aziende europee nel comparto additivo a contribuire laddove in grado di produrre componentistica medicale per aiutare gli ospedali messi allo stremo dal Covid-19. “Credo che il settore dell’additive manufacturing possa giocare un ruolo importante nel sostegno agli operatori ospedalieri nel mezzo di questa emergenza – ha dichiarato a tale proposito Filip Geerts, direttore generale di Cecimo -. Ad ogni modo, è nell’interesse di tutti che si mettano da parte in questo momento tutte le questioni normative, per poter procedere in fretta e in modo tale che niente possa ritardare delle azioni immediate”.

Un’aggiunta molto importante, con riferimento al fatto che in questo momento di grave emergenza sanitaria mondiale questioni legate a infrazione di proprietà intellettuale e autorizzazioni a produrre materiale medicale debbano essere messe in qualche modo in secondo piano, o comunque velocizzate e agevolate, dando assoluta priorità alla salvaguardia delle numerose vite umane in gioco. Cecimo invita quindi tutte le aziende del settore additivo interessate a contribuire a contattare Filip Geerts (filip.geerts@cecimo.eu) o Vincenzo Belletti, Policy Innovation Manager Cecimo (vincenzo.belletti@cecimo.eu).

Materialise-door-handleMoltissimi, interessanti e curiosi sono quindi gli esempi che ogni giorno allungano l’elenco di storie e invenzioni per contrastare il Covid-19, come ad esempio il dispositivo inventato da Materialise, un accessorio che consente di aprire le porte servendosi dell’avambraccio e senza dover toccare con le mani la maniglia, uno dei primi veicoli per virus e batteri. Mentre l’azienda ha messo a disposizione il file dell’accessorio in free download, la spagnola BCN3D ha sviluppato con il supporto degli ingegneri del CIM-UPC un accessorio per maniglie alternativo che consente sempre l’apertura delle porte senza l’ausilio delle mani ma che non richiede l’impiego di viti per il montaggio.

CIM-UPC-hands-free-3D-printed-door-handle-opener

Un produttore cinese di attrezzature per protezione individuale ha invece messo a disposizione il proprio parco di oltre 200 stampanti 3D per progettare e realizzare speciali occhiali di sicurezza, stampandone ad oggi oltre 5.000 paia che sono state donate agli ospedali cinesi, proseguendo nella produzione al ritmo di 2.000 pezzi al giorno e puntando a incrementare la produzione giornaliera a 10.000 paia.

Stratasys- schermo facciale medicale 3D printed

Molte sono quindi le aziende, normalmente attive in comparti estranei al medicale, che mettono a disposizione le proprie linee produttive per la produzione di ventilatori e altri dispositivi medicali. E’ il caso di alcune case automobilistiche, Ferrari con Magneti Marelli in Italia ed FCA, e di Volkswagen, che ha messo a disposizione le 125 stampanti 3D industriali di cui dispone per realizzare equipaggiamenti medicali per contrastare la pandemia da Covid-19.

Stratasys ha invece mobilitato le proprie risorse globali nel settore additivo realizzando già un primo progetto che porterà a produrre 5.000 schermi facciali protettivi stampati in additivo, composti da una struttura di sostegno stampata in 3D e da uno schermo trasparente per la protezione totale del volto degli operatori sanitari.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

BRAND POST
Telmotor

Telmotor, azienda specializzata nell’Industry Automation ed Energy and Lighting Solutions, oggi sceglie di operare secondo un doppio binario: valorizzare le…