Venture Capital in Italia, 957 milioni investiti nel primo semestre 2022
05/08/2022
VeM Venture Capital Monitor Liuc investimenti startup Italia 2022

Secondo il Rapporto di ricerca Venture Capital Monitor – VeM relativo alle operazioni di venture capital in Italia, nella prima metà del 2022 le operazioni di investimento nelle startup italiane hanno raggiunto un ammontare di 957 milioni di euro, distribuiti in 161 round. Segnando quindi un aumento del +123% rispetto ai 429 milioni investiti per 141 operazioni dello stesso periodo del 2021.

Lo studio è stato realizzato dall’Osservatorio Venture Capital Monitor – VeM attivo presso Liuc Business School e realizzato con il contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center e di E. Morace & Co. Studio legale, e al supporto istituzionale di CDP Venture Capital SGR e IBAN, con l’obiettivo di sviluppare un monitoraggio permanente sull’attività di early stage istituzionale svolta nel nostro Paese.

Il primo semestre 2022 si è in particolare chiuso con 172 operazioni initial e follow on da parte di operatori sia domestici che esteri in startup italiane, +12% rispetto alle 153 dello scorso anno. I soli investimenti initial sono stati 157, in aumento rispetto ai 137 del 2021. Si registra invece un rallentamento nell’ammontare investito in realtà estere fondate da imprenditori italiani, che da 379 milioni del 2021 scende a 176 milioni di euro, con un numero di operazioni in linea (11 round contro 12). La somma delle due componenti porta quindi a un totale di 1,1 miliardi di euro di investimenti (contro gli 808 milioni della prima metà del 2021).

“I numeri sorprendenti, per un primo semestre dell’anno così complicato per via degli scenari economici e politici che si stanno sviluppando, mostrano che l’innovazione è fondamentale per permettere all’economia di avanzare anche e soprattutto nei momenti di crisi – afferma quindi Innocenzo Cipolletta, presidente AIFI, Associazione italiana del private equity, venture capital e private debt -. I dati dimostrano anche che le startup domestiche hanno tutte le caratteristiche per diventare le grandi società del futuro visto che in soli sei mesi è stato investito quasi un miliardo su quelle italiane”.

Con riferimento all’attività di corporate venture capital, nel primo semestre dell’anno si conferma l’evidenza recente che vede una notevole presenza di imprese nei round di venture capital. In particolare, è stata registrata la partecipazione delle corporate negli investimenti a supporto delle realtà imprenditoriali nascenti o nella fase di primo sviluppo in circa il 22% dei round complessivi.

Relativamente alle sole startup con sede in Italia, venture capital e corporate venture capital hanno investito 193 milioni di euro su 99 round, le attività di sindacato tra venture capital, corporate venture capital e business angel hanno fatto registrare investimenti pari a 765 milioni di euro su 62 operazioni e i soli business angel hanno investito 27 milioni in 18 round. Il totale di queste attività porta la filiera dell’early stage in Italia ad aver investito 985 milioni di euro su 179 round (erano 466 milioni su 167 round nel I semestre 2021).

“Il corporate venture capital, in questa prima parte dell’anno, ha dimostrato di avere un ruolo importante nell’innovazione aziendale – dichiara Anna Gervasoni, professore Liuc -Università Cattaneo -. Gli investimenti di questo comparto hanno rappresentato il 22 % del totale delle operazioni, a testimoniare che le imprese svolgono un ruolo importante nella filiera dell’innovazione e si strutturano con veicoli ad hoc, in modo da rendere i loro interventi strutturali e non sporadici“.

Il totale degli investimenti in TT (Technology Transfer) dal 2018 al primo semestre del 2022 è stato pari a quasi 400 milioni di euro su 175 operazioni. Questi risultati sono arrivati grazie anche all’impatto dei fondi della piattaforma ITAtech che a oggi hanno raccolto complessivamente quasi 300 milioni di euro realizzando, dal 2018, 108 investimenti per un ammontare totale pari a 137 milioni di euro (compresi i co-investitori).

A livello di distribuzione geografica degli investimenti initial, infine, come per gli scorsi anni la Lombardia si conferma quindi come la Regione in cui si concentra il maggior numero di società target, 59, coprendo il 38% del mercato (37% nel primo semestre 2021, ma con un numero inferiore di deal, 49). Seguono Lazio (14%) e Piemonte (9%).
 Dal punto di vista settoriale, invece, l’ICT monopolizza l’interesse degli investitori di venture capital, rappresentando una quota del 40%. ICT che è in particolare costituito per un 41% da operazioni su startup nel comparto dei digital consumer services, e per il 59% su società con focus su enterprise technologies. A seguire, il 10% degli investimenti initial è stato diretto verso i servizi finanziari (fintech) e l’8% verso l’healthcare.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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