Tutela proprietà intellettuale, da gennaio 2023 i nuovi fondi
23/01/2023
EUIPO SME fund 2023 tutela diritti proprietà intellettuale

Il board dell’EUIPO ha approvato un set di attività addizionali nell’ambito della SME Fund iniziative 2022-2024, un programma della Commissione Europea volto a dare supporto finanziario alle aziende europee in tema di protezione della proprietà intellettuale. Lo sportello per le nuove richieste per il Fondo PMI 2023 Ideas Powered for business è previsto in apertura lunedì 23 gennaio 2023, e sarà operativo fino al 15 dicembre di quest’anno.

Implementato dall’EUIPO, con il supporto degli uffici nazionali per la proprietà intellettuale, il programma si rivolge a tutte le PMI europee e offre aiuti finanziari per l’acquisizione di diritti di proprietà intellettuale, in ambito di marchi, disegni e brevetti. Partita a gennaio 2021, l’iniziativa ad oggi ha accolto un totale di 33.385 domande da parte delle PMI europee. Il fondo offre nello specifico un rimborso parziale delle spese sostenute dalle PMI per attività relative a servizi di IP pre-diagnostics (IP Scan), ovvero un’analisi degli asset tecnologici e delle conoscenze possedute dall’azienda per la definizione del potenziale presente per lo sviluppo del business, con identificazione delle tipologie di tutela della proprietà intellettuale che sarebbe proficuo mettere in campo. Altre coperture riguardano quindi il rimborso dei costi sostenuti per la registrazione di marchi e disegni e per il deposito di brevetti nazionali.

Nel corso delle attività 2022 del fondo, sono state presentate 22.479 domande da 27 Paesi UE, quasi il doppio rispetto a quelle arrivate nel 2021. I richiedenti per i fondi 2022 sono stati un totale di 21.976 PMI, e le domande riguardavano per la grande maggioranza il deposito di marchi e disegni (voucher 1), portando complessivamente a un totale di 32,184 milioni di euro di risorse stanziate. Il voucher 2, novità del fondo 2022 e relativo ai brevetti nazionali, ha registrato un totale di 2.208 richieste.

La Spagna è stato il primo Paese per numero di domande, con un totale di 3.622 richieste, seguita dalla Polonia (2.764) e dall’Italia, al terzo posto con un totale di 2.429 domande. A seguire la Francia (1.855) e la Germania, prima nella classifica 2021 con 1.401 richieste e quinta nel 2022 con un totale di 1.780 domande. La maggior parte delle PMI che ha fatto richiesta dei fondi 2022 per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale afferiva al settore dei servizi, seguito da quello del commercio all’ingrosso e retail e dal manifatturiero. Il 76,5% delle compagnie che hanno aderito all’iniziativa nel 2022 erano infine micro imprese, e per il 77% delle PMI che ha fatto richiesta si trattava della prima domanda per uno strumento di tutela della proprietà intellettuale.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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