Tecnologia additiva Stratasys nel telescopio cosmico per la ISS
27/07/2020

L’Istituto nazionale di fisica nucleare in Italia ha impiegato la stampa 3D FDM di Stratasys per realizzare l’intera struttura meccanica del mini-EUSO (Multiwavelength Imaging New Instrument for the Extreme Universe Space Observatory), primo telescopio cosmico per raggi UV attualmente situato a bordo della Stazione spaziale internazionale, realizzato sotto il coordinamento dell’Agenzia spaziale italiana.

Il telescopio è progettato per studiare le emissioni ultraviolette di origine cosmica e terrestre dalla ISS, con l’obiettivo di produrre una mappa ad alta risoluzione della terra nell’intervallo UV. L’impiego della stampante 3D FDM Fortus 450mc di Stratasys presso i Laboratori nazionali di Frascati ha consentito di ridurre di dieci volte il costo complessivo del progetto per la fabbricazione della struttura meccanica di mini-EUSO, facendo inoltre risparmiare circa un anno nei tempi di sviluppo.

La costruzione della struttura presentava diverse difficoltà, tra cui la ricerca di un materiale in grado di soddisfare i severi requisiti di certificazione dell’industria aerospaziale e della ISS, oltre a dover sopportare le sollecitazioni meccaniche e le vibrazioni del lancio di un razzo. Scartato il primo prototipo in alluminio, la scelta è infine andata sulla resina Ultem 9085, materiale estremamente leggero e resistente, dotato di elevata resistenza chimica e termica e in capace di garantire l’isolamento necessario dalle correnti elettriche interne.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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