Tecnologia a 2-nanometri da IBM nella produzione di microchip
26/05/2021
IBM tecnologia 2-nm produzione microchip

IBM ha annunciato una nuova tecnologia a 2-nanometri per la produzione di microchip, che consentirà fra pochi anni di incrementare notevolmente le prestazioni e il risparmio energetico di computer, dispositivi elettronici, smartphone e server impiegati nei data center, elemento chiave nell’infrastruttura cloud.

La dimensione nanometrica in un microchip fa riferimento alla lunghezza dei transistor, i componenti base di un microprocessore che provvedono alla trasmissione dei segnali di on e off nel linguaggio binario del codice informatico. Ad oggi, la tecnologia produttiva più avanzata nei microprocessori elettronici fa impiego di tecnologia a 7-nm, e sta evolvendo alla modalità 5-nm. Ridurre le dimensioni dei transistor significa quindi poterne raggruppare un numero più elevato all’interno di un microchip, il che comporta un incremento della potenza di calcolo dei processori. Inoltre, transistor più piccoli consumano meno energia, incrementando l’efficienza dei processori stessi.

La nuova tecnologia a 2-nm di IBM potrà pertanto portare a un incremento del 45% nelle performance di calcolo rispetto a microchip 7-nm, a parità di consumo energetico. Di contro, a parità di capacità di calcolo e prestazioni, un chip con tecnologia 2-nm potrà aumentare la durata delle batterie di un dispositivo elettronico fino al 75%.

“Per rendere l’idea con un esempio che tutti possano comprendere, ciò significa che il vostro iPhone con una sola carica potrà durare fino a quattro giorni“, spiega Darío Gil, SVP e direttore di IBM Research. Apple ad oggi impiega chip customizzati a 5-nm nella sua linea di dispositivi per iPhone 12. I moderni computer e laptop impiegano processori 7-nm, mentre i microchip 3-nm sono ancora all’orizzonte.

 

La nuova tecnologia 2-nm di IBM potrebbe quindi portare enormi vantaggi i termini di sostenibilità e risparmio energetico nei grandi data center che sostengono a livello globale l’infrastruttura cloud. La disponibilità di microchip più efficienti consentirà una notevole riduzione del consumo energetico, aiutando nella diminuzione delle emissioni.

L’annuncio arriva quindi in un momento in cui il comparto elettronico mondiale vive forti difficoltà nel reperire i microchip, un fenomeno che solo negli USA secondo un’indagine Goldman Sachs riguarda oltre 169 industrie afferenti una varietà di settori, quali l’automotive e il condizionamento. IBM è attualmente al lavoro con alcuni produttori, tra cui Samsung, per includere la nuova tecnologia 2-nm nei dispositivi, ma serviranno ancora alcuni anni prima che questa sia disponibile per la produzione su scala industriale. “Prevediamo che un primo avvio di produzione potrebbe avvenire tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 – dice Gil -, per procedere quindi a una crescita progressiva”.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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