Supercalcolo e AI generativa con Ubertini del Cineca
22/04/2024
Cineca supercalcolo AI generativa Francesco Ubertini Wired

Calcolo ad alte prestazioni e AI generativa hanno un grande potenziale trasformativo nel campo dell’innovazione, tuttavia pongono ancora sfide concrete da affrontare per la loro adozione su larga scala, per divenire accessibili al tessuto sociale ed economico in Italia. E’ quando afferma Francesco Ubertini, presidente di Cineca, in un’intervista rilasciata a Wired, di cui riportiamo alcuni tra passaggi salienti.

Per Ubertini, per colmare il gap esistente servono innanzitutto una strategia volta sia a favorire la comprensione della tecnologia sul piano culturale, sia sul fronte delle infrastrutture necessarie. Un ruolo chiave nel promuovere la competitività del nostro Paese in questo ambito sono pertanto progetti come quello sulla prima AI generativa italiana, che nascerà con Modello Italia dalla collaborazione appena annunciata tra Cinema e iGenius, e l’upgrade dei supercomputer.

“Siamo all’inizio di una crescita molto rapida e le tecnologie generative sono alla base di questo sviluppo – afferma quindi Ubertini -: le richieste e le collaborazioni sono in continuo aumento, sia a livello italiano sia internazionale. L’attività con iGenius, startup italiana, è essenziale per la crescita dell’intero ecosistema europeo, impegnato nel promuovere l’AI generativa. Avere delle realtà italiane che sviluppano queste tecnologie – e che promuovono le sinergie con altri attori europei – permette di accelerare lo sviluppo delle infrastrutture, della ricerca e della governance. È essenziale pensare a queste tecnologie in un’ottica europea, perché una dimensione più piccola sarebbe irrilevante in termini di potenzialità nel mondo reale”.

L’articolo di Wired si sofferma quindi sul caso applicativo dell’HPC nel settore della fusione nucleare, con il progetto europeo Eurofusion, nel cui ambito la tecnologia potrebbe rappresentare un decisivo fattore di accelerazione dello sviluppo. Qui ruolo importante ha l’Italia, che con Cineca ed Enea si è aggiudicata la gara per la gestione del sistema di supercalcolo nel progetto.

Cineca è quindi molto impegnata nella promozione dell’innovazione nel settore dei supercomputer con la creazione di infrastrutture sempre più efficienti. “Per quest’anno è in programma un upgrade del supercomputer Leonardo, denominato Lisa – racconta Ubertini -. Questo sviluppo permette di potenziare ulteriormente la macchina e di aumentare la capacità di elaborazione dati, migliorando le prestazioni. Noi in parallelo stiamo ovviamente già lavorando per la realizzazione del passo successivo, chiamato Elisa, per restare al passo con la roadmap europea. Inizialmente si pensava di innovare i sistemi tecnologici alla fine del 2028, ma la velocità di sviluppo e la necessità di restare alla frontiera richiede un’evoluzione più rapida degli attuali sistemi, già entro la fine del 2025 o nel 2026″.

Diverse sono quindi le applicazioni che potranno trarre grande giovamento dalla disponibilità di infrastrutture di supercalcolo, come i digital twin. “Le applicazioni concrete di sistemi come i gemelli digitali possono essere tanto ampie quanto trasformative – afferma Ubertini -. L’ambizione di creare una replica digitale della Terra come nel caso del progetto Destination Earth, promosso dalla Commissione europea e che dovrebbe essere pronta entro il 2030, offre prospettive utili per molti settori. Questi sistemi consentono di prevedere eventi naturali estremi con maggiore accuratezza, facilitando la pianificazione di interventi di emergenza e la gestione delle risorse in modo più efficiente. Inoltre, permettono di valutare l’impatto di decisioni politiche e strategie di adattamento sulle città e sull’ambiente a livello globale. Grazie a queste tecnologie, si possono anche sviluppare politiche di sostenibilità più efficaci, riducendo le perdite di vite umane e massimizzando il benessere globale”.

Interessante infine quanto Ubertini dice sul tema della computazione quantistica, ambito in cui è al lavoro anche il Tecnopolo di Bologna, con la previsione di installare a breve due computer quantistici, uno di dimensioni più contenute, con un investimento di 3 milioni di euro, e un secondo che, con un investimento da 25 milioni, sarà uno dei sei computer quantistici di cui l’Europa ha deciso di dotarsi. “La computazione quantistica promette di rivoluzionare numerosi settori grazie alla sua capacità di risolvere problemi altrimenti inaffrontabili per i computer classici – conclude Ubertini -. Tuttavia, al momento è ancora in fase sperimentale e non è chiaro quale dei varie approcci tecnologici prenderà il sopravvento. È probabile che nell’arco dei prossimi anni vedremo un crescente numero di esperimenti per valutare l’efficacia di questo tipo di computazione in applicazioni reali, lavorando in sinergia con i supercomputer tradizionali per sfruttarne al meglio le rispettive capacità. Sebbene il tempo necessario per il pieno sviluppo sia incerto, è chiaro che l’integrazione di sistemi quantistici con quelli digitali tradizionali rappresenterà una tappa cruciale”.

Foto immagine: Cineca per Wired

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