STEM e team work, le skill più ricercate nell’Osservatorio Tutored
14/04/2021
Tutored startup recruitment

Le lauree in materie STEM sono al primo posto tra quelle più ricercate nel recruitment online, con il 49% delle ricerche di candidati, seguite dalla laurea in Economica, con il 31,2%. Tra i laureati STEM, le aziende ricercano soprattutto ingegneri (38,9%), a seguire laureati in matematica, fisica e statistica (10,2%).

E’ quanto risulta dati del primo Osservatorio Nazionale annuale sul recruitment online di giovani neolaureati in Italia presentato da Tutored, startup che si propone come punto d’incontro digitale tra studenti universitari e neolaureati e imprese e mondo del lavoro. Lo studio è stato condotto raccogliendo dati lungo tutto il 2020, basati sulle attività ad alto engagement di più di 500.000 studenti iscritti alla piattaforma Tutored e di 50 grandi aziende e multinazionali ospitate, per un totale di oltre 87.000 candidature presentate.

I recruiter concentrano la loro attenzione in particolare sul settore Informatica, tecnologia e ricerca e sviluppo, con il 33% degli annunci pubblicati che afferisce a queste aree. A distanza seguono quindi Commerciale, vendite e pubbliche relazioni, Comunicazione e marketing, Consulenza, tutte con il 10% degli annunci.

L’Osservatorio stila quindi la classifica delle soft skill più ricercate, e tra queste la capacità di team work si posiziona al primo posto in sette settori su dieci. Grande valore viene poi attribuito alla capacità di comunicazione, richiesta soprattutto nel marketing e in architettura e design, così come alle skill relazionali, al primo posto tra i requisiti dei candidati in area legale. Entrando quindi nello specifico delle candidature compliant, ovvero quelle che passano il primo step e accedono alle fasi successive del processo di valutazione, sale al primo posto la capacità di problem solving tra le competenze soft più stimate, seguita dalla capacità di team working e dalle abilità nell’organizzare il lavoro.

Infine, l’inglese è la lingua più conosciuta dai candidati (il 51%, con livello medio pari a B1), seguita da spagnolo (17%, B1) e francese (16%, A2). Vengono poi il tedesco (5%) e altre lingue, arabo, cinese, portoghese e russo, tutte all’1% e livelli medi pari a B1.

“Viviamo in un momento storico molto particolare e complesso, che si riflette ovviamente anche sui processi di inserimento dei giovani studenti e neolaureati in azienda – ha affermato Gabriele Giugliano, co-founder e ceo di Tutored -. Oggi più che mai le società hanno bisogno di strutturare percorsi che permettano di svolgere l’attività di recruitment e di onboarding in modalità digitale. In tempo di pandemia, sia per le aziende che per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro è fondamentale comprendere quali sono i nuovi paradigmi e coglierne le opportunità: il nostro nuovo Osservatorio si propone di essere uno strumento in grado di misurare periodicamente i trend in atto”.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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