Nasce Made, il Competence center guidato dal PoliMi
22/01/2019
competence center Made Bovisa PoliMi

E’ stato presentato a metà gennaio Made, il Competence Center guidato dal Politecnico di Milano ospitato nel campus Bovisa – Durando. Il centro di competenze per l’innovazione in chiave 4.0 nasce grazie a un investimento pari a 22 milioni di euro su tre anni, dei quali 11 provenienti dal Ministero dello Sviluppo e la restante metà da privati. Della dotazione complessiva, 14 milioni andranno per le attrezzature del centro e per il personale, gli altri 8 milioni per finanziare progetti di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico.

Il Campus Bovisa – Durando del Politecnico di Milano offre una superficie di oltre 2.000 mq al cui interno sono presenti altre importanti realtà dedicate all’innovazione, come PoliHub, acceleratore che ospita 113 realtà imprenditoriali, e la Joint Platform tra l’ateneo milanese e la Tsinghua University di Pechino. Made ha l’obiettivo a medio termine di raggiungere in tre anni oltre 10.000 persone con attività di formazione e divulgazione sulle potenzialità delle tecnologie digitali, erogando più di 86.000 ore-uomo di formazione. La struttura ha inoltre l’obiettivo di sviluppare oltre 390 progetti e 200 assessment digitali coinvolgendo circa 15.000 aziende italiane, per l’80% PMI, che saranno contattate a costituzione avvenuta del Competence Center.

Il centro metterà a disposizione degli utenti le tecnologie digitali più all’avanguardia per l’industria manifatturiera, in forma di isole multi-funzionali che sarà possibile visitare e impiegare per la formazione e il training dei lavoratori, oppure servire per progetti di trasferimento tecnologico. Si potrà ad esempio comprendere come la realtà aumentata possa essere utilizzata in fase di progettazione o per supportare in remoto la manutenzione degli impianti, e sarà possibile verificare come la robotica collaborativa possa aiutare nei processi di assemblaggio. Il monitoraggio e l’analisi dei dati usando tecnologie big data e di cyber-security, inoltre, saranno utilizzati come soluzioni per consentire di ridurre i consumi energetici e migliorare la qualità e le prestazioni degli impianti. Il lean manufacturing e la movimentazione interna troveranno infine spazio come abilitatori della fabbrica del futuro.

Oltre a Inail e alle Università di Bergamo, Brescia e Pavia, Made raggruppa moltissimi nomi dell’industria italiana, con 39 imprese partner: Adecco, Aizoon Consulting, Alleantia, Altair, Alumotion, Beckhoff automation, BIP, Bosch, Brembo, Cefriel, Comau, Consoft, CSMT, Ecole, Enginsoft, Fincons, FPT Industrial, GI Group, Hitachi Rail, Hyperlean, IBM, Italtel, Kilometro rosso, Kuka, MBDA, Parametric Technology, Prima industrie, Reply, RF Celada, Rockwell Automation, SAP, SEI Consulting, SEW Eurodrive, Siemens, STMicroelectronics, Techedge, Tesar, Trust4value, Whirlpool.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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