Marco Nocivelli confermato alla presidenza in Anima Confindustria
02/11/2022

L’elezione del consiglio direttivo di Anima Confindustria ha visto confermare Marco Nocivelli alla presidenza dell’associazione. Il nuovo mandato sarà assunto a marzo 2023, allo scadere di quello attuale, e avrà durata biennale data l’eccezionalità del periodo pandemico coinciso con il primo mandato che ha bloccato temporaneamente molti tavoli di lavoro.

Mandato biennale anche per i vicepresidenti, riconfermati anch’essi, Pietro Almici, con delega ai Rapporti Economici, Bruno Fierro all’Internazionalizzazione, Alberto Montanini per le Politiche Industriali e Roberto Saccone con delega alle Relazioni Esterne.

“Gli ultimi anni ci hanno presentato grandi sfide  commenta Nocivelli – e anche oggi, sotto il peso di una guerra in Europa, crisi energetica, rincari inesorabili e inflazione, viviamo un periodo di grande incertezza. La meccanica italiana resiste con tenacia, anche grazie al traino dell’export, ma le marginalità si erodono e molte aziende rischiano addirittura la chiusura. È in momenti come questo che il ruolo delle associazioni e delle rappresentanze diventa ancora più prezioso, per raccogliere le esigenze delle aziende ed essere la voce di un intero settore nel dialogo con le istituzioni e le forze politiche”.

Classe 1966, Nocivelli inizia la sua carriera in Andersen Consulting (oggi Accenture). Dopo un’esperienza lavorativa in Francia, comincia a dedicarsi all’azienda di famiglia Epta, gruppo multinazionale specializzato nella refrigerazione commerciale di cui diventa amministratore delegato nel 2011. Dopo avere ricoperto il ruolo di vicepresidente con delega ai rapporti economici, nel 2019 viene eletto presidente di Anima Confindustria e un anno più tardi, il 2 giugno 2020, viene insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Un titolo consegnato a una figura di spicco che si è distinta nel settore industriale, con una particolare attenzione al mondo dell’associazionismo rivolto a tutto il settore della meccanica italiana.

“Come Anima – prosegue Nocivelli – continueremo a supportare la meccanica collaborando con le istituzioni per contribuire a realizzare quelle misure di politica industriale, basate su innovazione industriale e digitalizzazione, necessarie per lo sviluppo del tessuto manifatturiero e per mantenere alta la competitività dell’industria italiana. Una competitività fondamentale per continuare a esportare le nostre tecnologie con i tassi di crescita che hanno contraddistinto i settori Anima negli ultimi anni, il vero volano per la crescita delle nostre imprese. Un’altra priorità è la transizione green, una causa a cui l’industria meccanica può portare un grande contributo offrendo soluzioni orientate all’efficienza energetica. Già da tempo Anima e i suoi associati lavorano per perseguire gli indirizzi dell’elettrificazione e creare filiere innovative come quella dell’idrogeno, con lo sguardo orientato alla riduzione dell’impatto ambientale e alla diversificazione delle fonti energetiche“.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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