La casa ecosostenibile cresce in additivo dalla terra
21/11/2018
bioedilizia stampa 3D Crane Wasp Gaia

Gaia è la prima casa realizzata con la stampa 3D in bioedilizia, utilizzando terra e materiali di scarto provenienti dalla produzione del riso. Il modulo abitativo è altamente performante e raggiunge un fabbisogno energetico pari a una classe A4, non necessitando né di riscaldamento né di impianti di condizionamento. Il nuovo modello architettonico è infatti realizzato in maniera tale da mantenere al suo interno una temperatura mite, sia in inverno che in estate.

La realizzazione del progetto è stata possibile grazie all’impiego della tecnologia Crane Wasp, per produzione additiva ‘infinita’ nel settore costruzioni, e alla collaborazione con la startup italiana RiceHouse, attiva nell’impiego di materiali naturali derivati dal riso in architettura e bioedilizia. La terra cruda è stata in particolare impiegata come legante principale della miscela costituente le pareti stampate in 3D, da cui deriva il nome Gaiga. Grazie agli scarti provenienti dalla produzione del riso, RiceHouse ha infatti sviluppato una mescola composta al 25% da terreno prelevato in sito (a sua volta composta al 30% da argilla, al 40% da limo e al 30% da sabbia), per il 40% da paglia di riso trinciata, per il 25% da lolla di riso e per il 10% da calce idraulica. La progettazione computazionale, la velocità e la precisione della tecnologia additiva hanno quindi consentito di ottenere geometrie complesse, difficili da replicare con le tradizionali metodologie costruttive.

La stampa in 3D dell’involucro di Gaia, una parete monolitica della superficie totale di 30 mq e dello spessore di 40 cm, ha richiesto in totale 10 giorni, con un costo dei materiali di 900 euro. La rifinitura interna è stata quindi fatta con una rasatura in argilla-lolla (RH400), levigata e oliata con oli di lino. L’abitazione sfrutta l’apporto passivo del sole grazie all’orientamento a sud-ovest, dove è stata posizionata una grande vetrata per ottimizzare la luce naturale. Il progetto bioclimatico di Gaia comporta quindi una speciale definizione dei materiali impiegati nelle stratigrafie: la copertura è realizzata in legno con un isolamento in calce-lolla (RH300), mentre il massetto contro terra è realizzato in calce-lolla, leggero ma termico per consentire di raggiungere la classe energetica A4.

Crane Wasp bioedilizia additiva

 

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

BRAND POST
Telmotor

Telmotor, azienda specializzata nell’Industry Automation ed Energy and Lighting Solutions, oggi sceglie di operare secondo un doppio binario: valorizzare le…