Digitalizzazione PA, online il portale PA digitale 2026
21/04/2022
PA digitale 2026 voucher digitalizzazione

Illustrata dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, ha fatto il suo debutto la piattaforma PA digitale 2026, progetto che rientra nell’ambito del PNRR dedicato alla digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni.

Tramite la piattaforma è in particolare possibile richiede a partire dal 4 aprile scorso i voucher disponibili grazie ai fondi del PNRR destinati alla transizione digitale, oltreché rendicontare l’vanzamento dei progetti finanziati e ricevere assistenza. I primi avvisi per la digitalizzazione della PA includono ambiti quali la migrazione al cloud, modelli collaudati per l’implementazione di servizi pubblici digitali, consolidamento dell’identità digitale (SPID e Cie) e fino al sistema di pagamento pagoPA e all’app IO.

Le risorse disponibili ammontano a un totale di 390 milioni di euro: 100 milioni per l’identità digitale, 200 milioni per il sistema di pagamento pagoPA e 90 milioni per app IO. Il 40% delle risorse è destinato ai Comuni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia). Le misure sono previste dalla Missione 1 Componente 1 del PNRR (Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA), investimento 1.4.3 (pagoPA e app IO) e 1.4.4 (identità digitale).

I fondi sono rivolti a un totale di 22.353 pubbliche amministrazioni su tutto il territorio nazionale, e saranno assegnati in ordine di prenotazione con erogazione in forma di voucher. Non sarà inoltre necessaria la presentazione di progetti, ma a ogni PA verrà assegnato un finanziamento predefinito in base a tipologia, dimensione e necessità. I primi esiti saranno pubblicati a partire dal 3 maggio 2022.

Le PA possono già registrarsi sulla piattaforma PA digitale 2026, ricevendo così aggiornamenti e notifiche relativamente agli avvisi. Le amministrazioni potranno quindi accedere a un’area riservata del portale, tramite cui candidarsi per le varie misure previste.

“Per permettere una rapida implementazione del Pnrr, in meno di un anno abbiamo costruito una piattaforma online unica per dare la possibilità a tutti i comuni di scegliere le iniziative di digitalizzazione dei servizi per ognuno prioritarie, in maniera però omogenea in tutto il Paese – ha spiegato Colao -. Grazie anche al contributo di Anci stiamo realizzando un metodo di lavoro più agile, rapido e condiviso, che possa divenire il metodo per accelerare gli investimenti della Pubblica Amministrazione italiana”.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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