Digitalizzazione e giovani, un gennaio 2018 di agevolazioni
15/01/2018
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Sono tre le misure previste dal Governo che partono a Gennaio 2018, con agevolazioni in ottica Industria 4.0 per la digitalizzazione delle imprese e a supporto dei giovani al Sud Italia. Dal’8 gennaio è infatti possibile inviare le domande relative a Progetti in ricerca e sviluppo, con una dotazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico di altri 450 milioni di euro, 350 dei quali in forma di finanziamento agevolato e i restanti 100 milioni per la copertura del contributo alla spesa. La misura è prevista per imprese che effettuino grandi progetti di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione elettroniche e per l’attuazione dell’Agenda digitale italiana, sia per interventi in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito di specifiche tematiche rilevanti per l’industria sostenibile.

Dal 15 gennaio è invece possibile sottoporre progetti imprenditoriali da parte dei giovani al Sud Italia, per i quali la misura ‘Resto al Sud’ mette a disposizione una dotazione di 40 mila euro (e fino a 200 mila euro per progetti presentati da 5 giovani imprenditori), di cui il 35% a fondo perduto e il restante 65% con prestito a tasso zero. La misura prevede inoltre azioni di accompagnamento da parte di enti pubblici, università e associazioni del terzo settore, a supporto del processo di crescita nel Mezzogiorno. Il decreto legge pone l’accento sulle attività imprenditoriali relative a ‘produzione di beni dei settori dell’artigianato e dell’industria, ovvero relativi alla fornitura di servizi. Sono escluse dal finanziamento le attività libero professionali e del commercio a eccezione della vendita di beni prodotti nell’attività di impresa’.

Infine, dal 30 gennaio al 9 febbraio 2018 micro, piccole e medie imprese di tutto il territorio nazionale possono presentare la domanda per ottenere il contributo alla digitalizzazione delle pmi. La misura prevista dal Mise mette a disposizione 100 milioni di euro per agevolare il processo di trasformazione digitale delle pmi italiane, in forma di voucher per l’acquisto di hardware, software e servizi specialistici mirati a digitalizzare i processi aziendali e all’ammodernamento tecnologico. La misura prevede un contributo in forma di voucher di importo non superiore a 10 mila euro. Software e hardware acquistati devono essere finalizzati a migliorare l’efficienza aziendale, a modernizzare il lavoro, a sviluppare soluzioni e-commerce, a migliorare la connessione a banda larga e a realizzare interventi di formazione del personale in ambito ICT.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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