Contributi a fondo perduto in Voucher digitali per le MPMI di Reggio Emilia
26/04/2023
Camera di Commercio Reggio Emilia bando voucher digitali 2023

La Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Reggio Emilia supporta la digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese con un contributo a fondo perduto del 50% in forma di voucher digitali per un ammontare massimo di 10.000 euro.

Lo strumento prevede uno stanziamento complessivo pari a 450.000 euro, e le aziende potranno presentare domanda a partire dal 9 maggio e fino al 13 luglio 2023, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili. Ogni impresa può presentare una sola richiesta di voucher, e alle imprese in possesso di rating di legalità e per imprese femminili o giovanili è assegnata una premialità di 250 euro.

La misura rientra nell’ambito delle attività previste dal Piano Transizione 4.0, a seguito del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 12 marzo 2020 che ha approvato il progetto ‘Punto Impresa Digitale’ (PID). L’obiettivo è promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese (MPMI) di tutti i settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di transizione digitale. Le spese finanziabili riguardano:

  1. Servizi di consulenza e/o formazione presenti per almeno il 30% dei costi ammissibili e relativi a una o più tecnologie tra quelle previste all’art. 2 del bando. La consulenza deve essere finalizzata a introdurre concretamente la tecnologia in azienda pertanto, in sede di rendicontazione, tale condizione dovrà essere dimostrata;
  2. Acquisto di beni strumentali materiali e immateriali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti di cui all’art. 2 del bando

L’investimento minimo ritenuto ammissibile all’agevolazione non può essere inferiore a  5.000 euro, e tutte le spese devono essere sostenute dal 1° maggio 2023 e fino al 30 aprile 2024.

I contributi a fondo perduto (voucher) verranno assegnati a fronte della realizzazione di progetti di innovazione tecnologica che dovranno riguardare almeno una tecnologia indicata all’art. 2 del bando PI23, e precisamente:

  • robotica avanzata e collaborativa
  • interfaccia uomo-macchina
  • manifattura additiva e stampa 3D
  • prototipazione rapida
  • internet delle cose e delle macchine
  • cloud, High Performance Computing – HPC, fog e quantum computing
  • soluzioni di cyber security e business continuity (es. CEI – Cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing, etc)
  • big data e analytics
  • intelligenza artificiale
  • blockchain
  • soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D)
  • simulazione e sistemi cyberfisici
  • soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain
  • soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc)
  • sistemi di e-commerce
  • sistemi EDI, electronic data interchange

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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