Come colmare il gap tra sistemi IT e OT secondo Marella di FasThink
31/01/2023
FasThink Marco Marella colmare gap sistemi IT e OT

Negli scenari di produzione complessi, in cammino verso la transizione digitale, la convergenza tra OT e IT, a livello tecnologico ma anche di competenze e team di risorse aziendali, diviene per FasThink un obbligo, al fine di ottimizzare i risultati ottenibili in termini di efficienza produttiva e riduzione dei tempi di consegna. Marco Marella, general manager di FasThink, spiega quindi come è possibile colmare il gap tra sistemi IT e OT, i primi adottati dalle imprese per consentire la circolazione dei dati tra i diversi reparti, e i secondo quelli relativi alla tecnologia operativa all’interno degli impianti, della logistica e delle aree di produzione.

“Il settore industriale ha visto affacciarsi evoluzioni tecnologiche importanti che migliorano la produzione e l’ambiente circostante – osserva Marella -. Tecnologie come il cloud computing per acquisire e analizzare grandi quantità di dati, l’edge control che riduce la latenza dei dati consentendo decisioni locali più precise e rapide e i dispositivi intelligenti e connessi (IIoT) agevolano una decisa accelerazione nella convergenza tra IT e OT. Il risultato è ottenere quindi un’incomparabile efficienza produttiva e la riduzione dei tempi di lavoro rispetto ai ‘vecchi’ schemi, tuttora in uso in molte imprese produttive”.

L’azienda riporta quindi che secondo recenti studi di settore, diventa un fattore decisivo per il successo dell’impresa poter allineare le strategie di integrazione IT-OT con dispositivi e applicazioni di nuova generazione. L’adattamento a queste evoluzioni può difatti consentire un incremento di efficienza della produttività su più livelli. Le aziende manifatturiere, ad esempio, possono ora accedere all’analisi in streaming e integrare i dati tra i sistemi IT che acquisiscono gli ordini online e i sistemi OT che li eseguono, favorendo una consegna più rapida e una migliore soddisfazione del cliente.

FasThink Marella convergenza sistemi IT e OTMolteplici sono quindi i fattori che stanno abilitando la migrazione verso uno scenario di convergenza IT-OT, come spiega Marella. “Analogamente all’evoluzione dei sistemi IT, passati da un orientamento hardware-centrico a uno software-centrico, anche tra i sistemi OT assistiamo al medesimo fenomeno. A testimoniarlo sono diversi trend, a partire dalla sempre maggiore ‘intelligenza’ dell’hardware per automazione industriale e tracciabilità. I moderni PLC sono dotati di una maggiore memoria e processori più potenti rispetto ai dispositivi tradizionali. Così come i sistemi di identificazione sono più ‘smart’ perché presentano caratteristiche e protocolli di comunicazione decisamente più performanti. Ciò consente di utilizzare sistemi operativi più sofisticati, molto diffusi nel mondo IT. Pertanto, supportando questi sistemi operativi, il versante OT può ora accedere facilmente a componenti software aggiuntivi che aiutano a ottimizzare tutte le fasi delle operazioni di produzione”.

Un altro elemento indicativo è l’intensificarsi delle collaborazioni tra fornitori di hardware OT e società di software. “I fornitori OT stanno collaborando con aziende di progettazione software per soddisfare nuove performance estendendo le funzionalità delle soluzioni – osserva Marella -. Un buon esempio, in questa direzione, è rappresentato, da Connect Orchestrator, una piattaforma che consente di integrare soluzioni intelligenti indipendenti dall’hardware che vanno ad ottimizzare e migliorano decisamente le operazioni di produzione e di logistica”.

Ancora, il general manager sottolinea il nascere di standard che consentono lo sviluppo di software e una sicurezza informatica più rigorosa, come ad esempio l’IEC 61499 che permette la progettazione focalizzata sull’applicazione separando il modello del sistema da quello dell’applicazione. La programmazione dell’applicazione viene eseguita indipendentemente dai dispositivi di controllo, dalle risorse, dall’hardware di automazione e dalla tipologia dell’infrastruttura di comunicazione sottostanti, alimentando un mercato software di terze parti per le applicazioni OT.

“Si assiste inoltre alla progressiva sostituzione di sistemi proprietari con sistemi aperti – dice ancora Marella -. Il funzionamento delle tecnologie e degli applicativi OT nella automazione industriale si basa tradizionalmente su codice software proprietario. Di conseguenza, ogni dispositivo richiede competenze specialistiche per mantenere il codice macchina. Questo approccio si sta evolvendo verso sistemi più aperti. Eliminando i livelli di complessità della programmazione, i sistemi più aperti consentono di implementare architetture basate su standard che creano miglioramenti radicali nelle operazioni e una consegna più rapida del time-to-market di prodotti altamente personalizzati”.

FasThink Marco Marella convergenza IT e OTInfine, il general manager cita l’adozione dell’automazione universale: “Separare l’hardware dal software si traduce in una migliore interoperabilità IT-OT. Questo plus favorisce il riutilizzo delle risorse esistenti in contesti moderni, indipendentemente dal fornitore che le ha prodotte, fornendo un metodo semplice ed economico per mantenere i sistemi flessibili e aggiornati. L’automazione universale ottimizza la convergenza IT-OT e pone le basi per sistemi di autoconfigurazione, auto-riparazione e sistemi rapidi di riconversione delle attrezzature che migliorano velocità e agilità”.

La tecnologia è però solo una parte del processo di integrazione IT-OT in quanto, come osserva infine Marella, è anche necessario raggiungere a livello organizzativo l’armonizzazione delle tecniche operative di sviluppo delle applicazioni tra i team tecnici IT e OT in seno all’azienda. “In questa direzione l’IT capitalizza un modello operativo consolidato in grado di indirizzare in maniera agile e performante la gestione dei processi, eseguire un’applicazione sicura delle patch software e aggiornamenti affidabili per supportare nuovi casi applicativi – conclude il general manager di FasThink -. Le tecniche e piattaforme di nuova generazione per la gestione delle risorse IT e dei servizi aziendali sono abilitate per essere applicate, anche, allo sviluppo di software OT. Attraverso la formazione incrociata di esperti OT in discipline IT come le operazioni di sviluppo e l’analisi dei dati, entrambi i team acquisiscono familiarità con set di strumenti comuni e possono comunicare utilizzando la stessa lingua. Viceversa, i professionisti IT ricevono una formazione incrociata sulle tecnologie OT. Stiamo riscontrando sul campo, con crescente frequenza, sempre più aziende manifatturiere che con lungimiranza portano i loro team IT e OT verso una linea di reporting condiviso per facilitare la comprensione reciproca dei processi e favorire l’indispensabile interscambio culturale”.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

BRAND POST
Telmotor

Telmotor, azienda specializzata nell’Industry Automation ed Energy and Lighting Solutions, oggi sceglie di operare secondo un doppio binario: valorizzare le…