AOC, azienda chimica della provincia di Bergamo parte di una multinazionale attiva nella produzione di resine poliestere impiegate nei settori nautico, costruzioni e automotive, ha iniziato il proprio percorso di trasformazione digitale con il supporto del Competence Center MADE. Il progetto è difatti iniziato a seguito dell’assessment della maturità digitale dell’azienda fatto con il DIH Lombardia Antenna Bergamo.

Tra i primi obiettici individuati vi è quindi quello della riduzione o eliminazione della carta. La modulistica cartacea è infatti onnipresente in azienda, il cui processo si presenta come particolarmente complesso. AOC opera secondo la normativa Seveso, in regime di alto rischio rilevante, per cui ogni sequenza è monitorata in continuo tramite sofisticati sistemi e procedure, al fine di garantire la conformità in termini di sicurezza e tutela ambientale.

“Ogni fase del nostro processo viene certificata tramite un modulo scritto a mano – spiega Umberto Colpani, amministratore delegato di AOC Italia -. Il passo verso una gestione in digitale del processo, apparentemente semplice ma determinante, sarà quello di avere un sistema integrato, gestito direttamente dagli operatori che, grazie all’introduzione di scanner, rileveranno i dati in tempo reale”.

Il processo verrà implementato nel corso del 2021, e consentirà non solo di aumentare l’efficienza, ma anche ridurre ulteriormente l’impatto di possibili errori sulla qualità del prodotto. “Quando si pensa a industria 4.0 – continua Colpani – spesso la vediamo calata in un contesto di impronta metalmeccanica e di linee di assemblaggio, ma nel caso di un processo chimico, come è il nostro, dove predominano complessi impianti altamente energivori, l’immaginario collettivo non ci aiuta. Eppure, la digitalizzazione sarà sempre più una realtà anche per noi”.

Un altro tassello nella trasformazione digitale di AOC comporterà quindi l’introduzione nel 2022 di un sistema avanzato di schedulazione della produzione, che permetterà di creare e attribuire una sequenza di attività a ciascuna risorsa, attrezzature, macchine, operatori, tenendo in considerazione non solo i diversi vincoli tecnologici, ma anche ottimizzando i consumi energetici dell’impianto. L’azienda punta così a incrementare del 25% la quantità annua di produzione di resine e a promuovere un sempre più consapevole uso delle risorse energetiche.

“Quando si comincia ad approcciare un tema come la digitalizzazione – continua l’ad – penso che il primo errore sia quello di aspettarsi innovazioni fantascientifiche. In questo senso MADE ci è stato di grande aiuto, aiutandoci a rimanere con i piedi per terra e allo stesso tempo dandoci visibilità di quanto il panorama tecnologico abbia già da offrire. Per quanto ci riguarda, abbiamo sposato la politica dei piccoli avanzamenti, sempre, naturalmente, sulla base di una roadmap elaborata da DIH Lombardia Antenna Bergamo, che ci ha permesso di identificare i principali problemi e gli obiettivi raggiungibili utilizzando determinati strumenti”.

La ‘rivoluzione silenziosa’ che AOC ha quindi avviato consentirà di liberare preziose risorse umane oggi impegnate nella costante raccolta dei dati, che potranno invece dedicarsi sempre più all’interpretazione delle informazioni fruibili in tempo reale, con prospettive interessanti anche in uno dei filoni chiave della digitalizzazione aziendale come la manutenzione predittiva. “In un piano che è comunque di espansione e valorizzazione delle risorse umane – conclude Colpani – avremo sempre più bisogno di tecnici specializzati con adeguato background; oltre ai laureati in materie STEM, il nostro bacino ideale sono i superdiplomati degli ITS, un tipo di formazione che, nonostante l’ottimo esempio della nostra provincia, resta purtroppo ancora sottodimensionata”.