Il Mise ha rilasciato le prime FAQ sui Centri di competenza ad alta specializzazione, che toccano la loro composizione e modalità di costituzione, i soggetti coinvolti, le attività di ricerca e le spese ammissibili.
I chiarimenti partono dalla composizione dei Centri di competenza, che devono avere la forma di partneriati pubblico-privati e includere almeno un organismo di ricerca, una o più imprese e partner pubblici in misura non oltre il 50% dei partner complessivi. Un’impresa può inoltre partecipare a più centri di competenza. Al fine dell’ammissibilità alle agevolazioni previste dal decreto 12 settembre 2017, n. 214, le attività del centro devono essere orientate alla realizzazione di progetti di innovazione e R&D su nuovi prodotti, processi e servizi, o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti tramite adozione di tecnologie abilitanti Industria 4.0 I centri devono anche offrire servizi di orientamento e formazione alle imprese.
Le FAQ chiariscono quindi i requisiti richiesti ai soggetti facenti parte del partenariato, con l’elenco completo delle università e dei centri di ricerca che soddisfano tali requisiti, in base alle classifiche di Valutazione della qualità della ricerca (VQR) stilate dall’Anvur. Le risorse pubbliche destinate alle agevolazioni sono quindi pari a 20 milioni di euro per il 2017 e a 20 milioni per il 2018. Di queste, una quota non superiore al 65% è finalizzata alla costituzione e avviamento dei centri, mentre una quota non inferiore al 35% deve essere funzionale alla realizzazione dei progetti.
Viene inoltre chiarito che i costi ammissibili sono al netto dell’IVA, e il primo giorno utile all’ammissibilità della spesa è quello successivo alla presentazione della domanda, purché la spesa sia direttamente imputabile al centro di competenza.
A questa pagina del sito del MISE tutte le FAQ pubblicate relative ai Centri di Competenza.