Beni strumentali, chiarimenti sul credito d’imposta 
di Franco Metta - 28/09/2021

C’è una data limite spartiacque per quanto riguarda la disciplina applicabile agli investimenti in beni strumentali (ordinari o 4.0). Ed è il 15 novembre 2020. Infatti per i pagamenti effettuati entro questa data si può usufruire solo dei meno vantaggiosi tax credit della legge 160/2019.

Per i pagamenti successivi invece, e in particolare dal 16 novembre 2020 al 30 giugno 2021, scatta il credito d’imposta più elevato previsto dalla legge di Bilancio 2021, se l’acconto (inferiore al 20% del totale dell’ordine) è pagato dopo il 15 novembre, anche in presenza di ordini precedenti.

Questo aspetto fiscale è stato chiaro dall’Agenzia delle Entrate prima con la circolare 9/E/2021 e successivamente con le risposte ad interpello 602 e 603 del 17 settembre 2021. La regola transitoria, con due discipline che si sovrappongono, si applica per gli investimenti effettuati fino al 31 giugno 2021.

Successivamente, quindi dal 1 luglio 2021, il tax credit previsto resta soltanto quello della legge 178/2020 anche se risulta “prenotato” con ordine e acconto del 20% entro il 15 novembre.

L’Agenzia ha inoltre ricordato che l’effettivo utilizzo del credito, quindi la possibile compensazione decorre dall’entrata in funzione del bene, ovvero dalla sua interconnessione per i Beni 4.0 (Industria o Transizione 4.0).

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

BRAND POST
Telmotor

Telmotor, azienda specializzata nell’Industry Automation ed Energy and Lighting Solutions, oggi sceglie di operare secondo un doppio binario: valorizzare le…