Dai primi rilevamenti, risulta in aumento il tasso di successo dei progetti italiani, che indica il rapporto tra le proposte valutate positivamente e quelle presentate: rispetto al 10,7% di Horizon 2020, il tasso di successo italiano sale al 14,8% in Horizon Europe. Il risultato è legato anche all’aumento del budget stanziato rispetto a Horizon 2020, oltreché alla mancata associazione a Horizon Europe di Svizzera e Regno Unito, che nel precedente programma quadro figuravano tra i maggiori beneficiari.
Scende di contro dall’8,3% in Horizon 2020 all’8% di Horizon Europe il tasso di rientro italiano, ossia il rapporto tra quanto un Paese ottiene e quanto è stato assegnato sull’intero programma/bando/call. Nel complesso dei bandi 2021 analizzati, oltre 1.500 soggetti italiani hanno risposto alle call, per una richiesta complessiva che ammonta a 656 milioni di euro. Il maggior successo è quindi stato ottenuto nelle call relative a infrastrutture di ricerca (12,7%), seguite da MSCA (azioni Marie Sklodowska-Curie, 11,1%; queste rappresentano il principale programma di riferimento dell’Unione europea per la formazione dottorale e post-dottorato), Cluster 3 legato alla sicurezza civile (12,5%) e al Cluster 1 Health.
A un anno dalla partenza, in complesso in Horizon Europe sono stati firmati 2.410 accordi di finanziamento, a beneficio di 15.441 organizzazioni, per una spesa che ammonta a 6,49 miliardi di euro, pari al 6,8% del budget totale a disposizione per il periodo 2021-2027 che è di 95,5 miliardi di euro.
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