Atlante i4.0, la bussola per la digitalizzazione delle imprese
19/08/2020
Atlante i4.0 strutture digitalizzazione

Dalla collaborazione tra Unioncamere e il Mise è nato Atlante i4.0, primo portale nazionale che offre la mappa delle quasi 600 strutture che in Italia offrono servizi e tecnologie per l’innovazione digitale delle imprese.

Il portale è stato studiato per aiutare gli imprenditori a orientarsi tra le principali strutture esistenti in Italia che supportano i processi di trasferimento tecnologico 4.0, ma anche per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di competenze e figure altamente specializzate nelle tecnologie avanzate.

L’Atlante fornisce in dettaglio informazioni su 8 Competence Center (CC) – i Centri di Competenza ad alta specializzazione -, 263 Digital Innovation Hub (DIH) e Ecosistema Digitale per l’Innovazione (EDI) delle Associazioni di categoria, 88 Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di commercio, 27 Centri di Trasferimento Tecnologico (CTT) certificati da Unioncamere; 161 FabLAB per la manifattura additiva; 38 Incubatori Certificati per le startup innovative; 104 Istituti Tecnici Superiori (ITS).

Una struttura su tre fornisce servizi di supporto alla stampa 3D, e non mancano centri in grado di supportare le imprese nella gestione dei dati: 68 strutture si occupano infatti di cloud, e altre 68 di big data e analytics. C’è ancora invece molto lavoro da fare su tecnologie di frontiera come la blockchain, su cui al momento solo 9 strutture offrono assistenza, e sull’Intelligenza artificiale, nell’offerta di 16 strutture.

“Dopo la fase emergenziale ora è vitale pianificare il rilancio del nostro Paese. In questo scenario giocano un ruolo centrale le nuove tecnologie e le competenze digitali – spiega Carlo Sangalli, presidente di Unioncamere -. Le imprese più piccole sono quelle che mostrano maggiori difficoltà di fronte al cambiamento. E’ soprattutto a loro che si rivolge l’Atlante, una bussola 4.0 per orientare gli imprenditori nella scelta dei compagni di viaggio più qualificati ed adatti per affrontare la sfida della digital transformation. I PID realizzati dalle Camere di commercio in modo capillare su tutto il territorio, sono tra gli attori che possono accompagnare le imprese verso questo delicato passaggio. Hanno già aiutato oltre 100mila imprenditori nell’adozione delle tecnologie avanzate anche nei momenti più difficili. Nel periodo del lockdown hanno realizzato tutorial e webinar seguiti da più di 80mila imprese per assisterle, in particolare, materia di smartworking e ecommerce“.

Oltre il 50% delle oltre 680 strutture censite è concentrato al Nord Italia, seguito dal Sud (28%) e dal Centro (21%). Al Nord sono anche concentrati oltre il 60% dei Competence Center e degli Incubatori di impresa e quasi l’80% dei Centri di trasferimento tecnologico. Si tratta di strutture che costituiscono una sorta di ‘Università’ per gli imprenditori che puntano a una digitalizzazione avanzata 4.0 della propria impresa con progetti di ricerca e sviluppo sperimentale.

Più equamente distribuita su tutto il territorio italiano appare, invece, la rete dei Punti impresa digitale realizzata dalle Camere di commercio che rappresenta un riferimento per gli imprenditori che desiderano iniziare un percorso di digitalizzazione e che fa parte del Network Impresa 4.0 insieme ai Competence Center, ai Digital Innovation Hub e all’Ecosistema Digitale per l’Innovazione (EDI). Sostanzialmente allineata alla media la ripartizione geografica dei DIH, che offrono formazione avanzata su tecnologie e soluzioni specifiche per i settori di competenza, e dei FabLAB, sorta di ‘istituti’ professionali per la fabbricazione digitale del Made in Italy.

Piuttosto diffusi su tutto il territorio sono anche gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), che costituiscono un importante punto di riferimento per le imprese in cerca di figure altamente specializzate a livello tecnologico, e che, anche per questo, sono stati censiti all’interno del portale con il duplice scopo di fornire competenze qualificate e avvicinare la domanda e l’offerta di lavoro 4.0.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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