Il connubio tra Intelligenza artificiale e trasformazione digitale è sempre più qualcosa di interconnesso e inscindibile, con la AI che già influenza nuovi progetti e software per la digitalizzazione, e sempre più lo farà. Portando secondo Colin McMahon, senior market research analyst in PTC, opportunità e miglioramenti impensabili o impossibili in precedenza.
La AI racchiude però in sé un’infinità di definizioni, che variano a seconda delle applicazioni, per cui secondo l’esperto di PTC occorre chiarire quale sia il suo significato in relazione alla trasformazione digitale (DX).
“Vi è innanzitutto un tipo di AI in senso stretto, che è quella a cui si fa spesso riferimento nel contesto di ingegneria e produzione – dice McMahon -: non siamo di fronte in questo caso a macchine che ‘pensano’ come le persone, ma ad algoritmi sofisticati progettati per un ben definito compito sulla base di un set di input altrettanto ben definito. La AI stretta progettata per applicazioni CAD non avrà ad esempio un suo ‘pensiero’ al di fuori di questi parametri specifici”. Ci troviamo qui nell’ambito dell’automazione standard, pertanto, che offre valore massimo quando viene impiegata in processi ben definiti e pre-esistenti, ad esempio sulle linee di produzione. Qui i processi di automazione vengono stabiliti dall’utente all’interno di un dato quadro di input.
“A differenza della automazione standard, i processi basati sulla AI sono invece in grado di rispondere a nuove informazioni e cambiamenti imprevisti – dice McMahon -. Gli algoritmi di AI non sono pertanto limitati da risultati predeterminati, ma imparano dai successi e dagli errori, sono in grado quindi di auto-correggersi e di analizzare i dati per rilevare eventuali problemi prima del loro verificarsi. In PTC crediamo quindi che il più grande potere della tecnologia digitale sia quello di trasformare il mondo fisico, migliorandone la produttività, l’innovazione e l’impatto. L’AI è a tal fine essenziale per molte applicazioni DX complesse”.
Senza poi contare che il processo di digitalizzazione produce quantità enormi di dati, che nessun essere umano sarebbe in grado di analizzare e gestire senza l’AI. Per tale ragione, l’AI gestisce una grande quantità di applicazioni critiche in tanti prodotti di PTC, come ad esempio la progettazione generativa con Creo o l’analisi predittiva in Thingworx.
“Se prendiamo come esempio Vuforia, la piattaforma di realtà aumentata (AR) potente e scalabile di PTC – continua McMahon -, a renderla tale differenziandola da programmi più semplici di AR, basati su GPS o QR/barcode, è il sempre maggiore uso della computer vision per identificare i componenti hardware che l’utente sta guardando. Per far questo occorre accedere a un database, oltre a essere in grado di leggere il tipo di forma dell’oggetto per identificare con precisione cosa si sta guardando. Permettendo un maggior livello di efficienza”.
“Altro esempio concerne l’utilizzo del generative design nel CAD – aggiunge l’esperto PTC -. Sono molti oggi i tecnici che usano programmi CAD 3D, come il nostro Creo, in quanto strumenti essenziali alla creazione e allo sviluppo prodotto. Un processo certamente più veloce che non lo sviluppo di copie su carta, ma non ancora del tutto ottimizzato. Molti tecnici ricevono ad esempio i requisiti di progettazione prima di cominciare, e devono quindi realizzare il progetto partendo da zero con un programma non basato sulla AI. La progettazione generativa impiega invece la AI per automatizzare questo processo complesso, generando in automatico il progetto ottimale a partire da un minimo di input manuali. Una tecnologia potente, dunque, che rende i tecnici più veloci ed efficienti e consente di realizzare progetti molto più innovativi”.
Senza l’AI è inoltre molto difficile che la mole di dati raccolta da applicazioni digitali possa servire a migliorare l’efficienza di un processo o a ridurre i guasti. E le aziende che non hanno intrapreso iniziative di AI all’interno di una loro più ampia strategia DX rischiano di cadere in una condizione di ritardo digitale: PTC cita al riguardo uno studio di PwC del 2021 secondo cui l’AI è una tecnologia mainstream per l’86% delle aziende interpellate, e un quarto degli intervistati dichiara di avere processi abilitati e potenziati dalla AI in modo esteso.
“Lettori abituali e clienti PTC avranno notato come la nostra comunicazione promuova sempre più la natura cloud-based dei nostri software – osserva quindi McMahon -. L’AI è uno dei motivi di questo cambiamento: questa necessita infatti di elevate capacità di elaborazione, e la maggior parte delle imprese non dispone in sede degli spazi per ospitare ampie sale server. I prodotti Software as a Service (SaaS) di PTC, come Onshape e Arena, fanno uno speciale impiego della AI, in quanto più grande è il database, più aumentano efficienza e potenza della AI. E le soluzioni SaaS che portano la maggior parte della capacità di elaborazione sul cloud assicurano i vantaggi della AI senza troppi oneri. Consentendo alle aziende di analizzare i dati per divenire più agili, reattive e persino predittive nella loro capacità di risolvere i problemi, ottenendo un vantaggio competitivo”.
Gli effetti della AI nelle iniziative di DX sono quindi per PTC già visibili sotto molti punti di vista, come spiega McMahon: “I tecnici che progettano i file CAD con la AI generativa possono sfruttare gli aggiornamenti automatici dei loro parametri di progettazione. Questo apre nuove possibilità, tra cui alternative progettuali non considerate in precedenza, ma che offrono maggior leggerezza, riduzione dei costi dei materiali o risparmio sulla costruzione o installazione dei componenti”.
“Un dirigente che cerca di migliorare l’efficienza della sua aziende avendo tante sedi, può altresì accedere alle analisi messe a disposizione dalle piattaforme di AI, piuttosto che a un mero surplus di dati – dice ancora McMahon -. Può così eseguire meglio una strategia di AI, avendo una maggior visibilità delle iniziative (a livello aziendale e dipartimentale) che può accelerare i processi di approvazione e produzione di nuovi prodotti e soluzioni, riducendo il time to market”.
PTC prevede infine che sempre più aziende in futuro abbracceranno la AI nelle loro iniziative di DX per mantenere un vantaggio competitivo. L’AI è già parte integrante di alcuni dei prodotti dell’azienda, e continuerà ad arricchire le soluzioni PTC negli anni a venire. In una prospettiva in cui non si tratta di sostituire le persone con software sempre più intelligenti, ma di analizzare e sfruttare al meglio i dati nel cloud, mettendo a disposizione delle persone strumenti per migliorare il loro lavoro e il successo aziendale.