Italia 4.0

Ricerca e formazione, riforme e investimenti in arrivo nel PNRR

In occasione della prima riunione della cabina di regia sul PNRR lo scorso ottobre, presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dai ministri Bianchi e Messa, sono state presentate le linee di intervento che saranno adottate entro il 2022 per riformare gli ambiti istruzione e ricerca.

La principale iniziativa illustrata dal ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi riguarda la riforma degli istituti tecnico professionali, che ha l’obiettivo sia di colmare il divario esistente tra il sistema formativo italiano e quello di altri Paesi europei, sia di potenziare la capacità di innovazione promossa dal Piano nazionale Transizione 4.0. Il ministro dell’università e della ricerca Maria Cristina Messa ha quindi presentato le linee di intervento volte a rafforzare la ricerca, con un ammontare di risorse pari a 9 miliardi di euro.

Tra queste vi sono il target di migliorare il coinvolgimento di imprese e centri di ricerca nei dottorati, l’introduzione di lauree abilitanti che facilitino l’accesso alle professioni, la revisione delle classi di laurea e l’orientamento attivo nel passaggio scuola università. Le linee guida per l’emanazione dei bandi, già pronte, dovrebbero essere rese pubbliche a breve, e i relativi avvisi saranno tutti pubblicati entro il primo trimestre del 2022.

I bandi saranno quindi rivolti alle seguenti aree:

I progetti saranno selezionati con procedure trasparenti, che si concluderanno entro la prima metà del 2022. La definizione di un sistema a rete consentirà di coinvolgere pienamente le realtà di eccellenza presenti sull’intero territorio nazionale, comprese quelle del Mezzogiorno. In questo modo si garantisce il pieno rispetto del vincolo legislativo di destinazione del 40% di risorse alle aree del Sud.

Infine, le linee guida prevedranno anche che quattro assunzioni su dieci dovranno essere riservate a ricercatrici.

 

Fonte immagine di apertura: Miur.