Italia 4.0

23 ITALIA 4.0 2023 Le previsioni Secondo le stime di un modello sviluppato da The European House-Ambrosetti, l’imple- mentazione di queste soluzioni potrebbe au- mentare il PIL italiano fino al 18%, offrendo un’opportunità straordinaria per rafforzare l’e- conomia nazionale. Tuttavia, questo potenziale teorico è ostacolato da diverse sfide, tra cui in primis la questione delle competenze e il grado di digitalizzazione delle aziende. L’aumento della produttività, reso possibile dall’Intelligen- za Artificiale Generativa, potrebbe tradursi sia in una maggiore creazione di valore aggiunto nello stesso intervallo di tempo, sia in una ridu- zione delle ore lavorate mantenendo costante il valore aggiunto, con conseguenti benefici per la soddisfazione dei lavoratori. Gli effetti concreti su scala nazionale dipenderanno da una complessa combinazione di variabili, tra cui il settore di appartenenza delle imprese e le relative dinamiche di crescita, l’organizzazione interna, la localizzazione geografica, il capitale umano e le competenze aziendali. Pe quanto riguarda la crescita del settore, il report mette in evidenza che l’Intelligenza Ar- tificiale Generativa rappresenta un settore di- stintivo all’interno del mercato dell’Intelligenza Artificiale, che ha sperimentato una notevole crescita negli ultimi anni e prevede un ulterio- re sviluppo ancora più accelerato in futuro. Le stime indicano che le dimensioni del mercato dell’Intelligenza Artificiale passeranno dai 137 miliardi di dollari registrati nel 2022 a un valo- re che potrebbe raggiungere i 645 miliardi di dollari nel 2027, con un tasso di crescita annuo composto (Cagr) tra il 2022 e il 2027 stimato al +37,3%). Questo dimostra chiaramente come l’Intelligenza Artificiale stia diventando sem- pre più pervasiva nei mercati globali, portando a una trasformazione radicale delle pratiche aziendali interne e delle interazioni con la clien- tela. In particolare, l’IA Generativa sta apren- do nuove applicazioni e orizzonti nel campo dell’innovazione e della creatività, sostenendo in modo sempre più attivo le attività quotidiane dei lavoratori. I rischi L’Intelligenza Artificiale Generativa apre nuovi orizzonti, ma comporta anche rischi etico-sociali significativi. Affinché l’innovazione diventi un motore per il progresso, è imperativo adottare un approccio responsabile al suo sviluppo. La chiarezza nella raccolta e nell’uso dei dati, l’affi- dabilità delle tecnologie implementate, la sicu- rezza e la tutela della privacy dei sistemi, l’equi- tà nei risultati prodotti e l’accesso inclusivo a tali servizi sono tutti fattori fondamentali per ga- rantire un’Intelligenza Artificiale responsabile. In questo contesto, vengono favoriti gli approc- ci che coinvolgono l’essere umano nel processo decisionale e nella creazione di contenuti deri- vanti dalle applicazioni dell’Intelligenza Artifi- ciale, seguendo il concetto di ‘human-in-the-lo- op’. In pratica, questo concetto implica che l’IA o l’automazione non operano completamente in modo autonomo, ma lavorano in sinergia con esseri umani, che possono intervenire per supervisionare, guidare o correggere le azioni dell’IA, fornendo feedback, prendendo decisio- ni complesse o risolvendo situazioni eccezionali che possono superare le capacità dell’IA da sola. L’equilibrio tra l’innovazione e la protezione dei diritti individuali e collettivi richiede un dia- logo costruttivo tra governi, industria e società civile. Solo attraverso questa collaborazione sarà possibile garantire che l’IA Generativa pos- sa prosperare in un ambiente che promuova il benessere e il progresso senza compromettere i valori fondamentali. Accelerare la digitalizzazione L’Italia non potrà sfruttare appieno le opportu- nità offerte dall’Intelligenza Artificiale Genera- tiva senza uno sforzo proattivo, in assenza del quale il nostro Paese risulterà in ritardo rispetto alla competizione internazionale. Per cogliere tutti i benefici dell’IA Generativa è necessario lavorare in logica piramidale per accelerare la diffusione di competenze digitali e la diffusione di tecnologia nelle imprese, senza le quali non si potranno cogliere tutte le opportunità di que- sto nuovo paradigma. In particolare, incentiva- re la digitalizzazione delle imprese, soprattutto le medio-piccole, è essenziale per consentire l’implementazione di soluzioni di IA Generati- va e, dunque, migliorare l’efficienza operativa. Secondo le valutazioni degli esperti di AI4Italy, per cogliere i benefici stimati dal modello di im- patto (18% del PIL) sarà necessario accelerare la digitalizzazione di più di 113mila PMI del Paese: uno sforzo di digitalizzazione senza preceden- ti. Parallelamente, investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze diventa crucia- le per preparare la forza lavoro all’inserimento e utilizzo aziendale di soluzioni di IA Generati- va. Infatti, all’Italia mancherebbero 3,7 milioni di occupati con competenze digitali di base e 137mila iscritti in più a corsi di laurea ICT per abilitare l’implementazione di soluzioni di IA Generativa nel tessuto economico italiano. In pratica, gli esperti lanciano un segnale preciso: per massimizzare il vantaggio derivante dall’In- telligenza Artificiale Generativa, l’Italia deve impegnarsi attivamente; senza un tale sforzo, il nostro Paese rischia di rimanere indietro rispet- to alla concorrenza internazionale.

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