Italia 4.0

11 ITALIA 4.0 2023 L’azienda, che negli ultimi quattro anni ha avuto una crescita media del 41% (conta ol- tre 340 clienti fidelizzati), è specializzata in analisi, produzione di sensori elettronici per il monitoraggio di lubrificanti e impianti per il filtraggio di lubrificanti industriali (790.000 litri all’anno). Ad illustrarlo è il CEO & founder Fabio Gatti: “Abbiamo inserito l’Intelligenza Artificiale nel nostro laboratorio di Mazza- no, dove 9 macchinari fanno analisi preditti- va sull’olio. L’IA raccoglie i dati e fa un 80% delle refertazioni, l’ultimo 20% viene stilato dal responsabile di laboratorio”. Un procedi- mento cronometrico come un orologio, anche per quanto concerne la produzione di sensori elettronici, che vengono montati sui macchi- nari dei clienti, lavorando tramite gateway per esigenze di cybersecurity, quindi senza andare sulla rete aziendale. “Questi sensori lavorano h 24 ed hanno anch’essi una Intel- ligenza Artificiale all’interno per cui, in base alle anomalie dell’olio, mandano degli alert al cliente, che contatta il nostro laboratorio e la nostra centrale operativa; nell’arco di 4-5 ore interveniamo. Possiamo risolvere un problema anche senza arrivare dal cliente, inviando delle casse customizzate, all’interno delle quali mettiamo i nostri impianti”. Fiore all’occhiello, poi, è l’Academy aperta cinque anni fa, che fa formazione a collaboratori e imprenditori, perché - è il credo di Gatti - “bisogna in primis creare una cultura interna all’azienda”. Identificazione della posizione lamiere La Gualini Lamiere International è azienda storica che, da 65 anni, opera nella lavorazio- ne della lamiera e costruzione di carpenteria strutturale. Pochi lo immaginerebbero ma, in un magazzino di 3.000 m 2 , è possibile anche perdere una lamiera le cui dimensioni posso- no giungere fino a 12 m, lo spessore variare da 2 mm a 40 mm e il peso andare da 1.000 kg a 10.000 kg. “Trovare le lamiere - rileva la CEO Miriam Gualini -, che pure sono contras- segnate ciascuna da un codice, è diventato sempre più difficile; richiede tempo ed an- che sforzo da parte dell’operatore, che deve spostare le lastre impilate e poi rimetterle a posto. Un processo comunque poco stabile e molto artigianale”. L’opportunità di cam- biare è scaturita nell’ambito del progetto AI Regio, cofinanziato dall’Unione Europea. L’azienda orobica si è rivolta a Digital Inno- vation Hub e Politecnico di Milano, ed ecco l’idea: collocare delle telecamere che traccia- no tutte le movimentazioni di ogni singola lamiera, ottimizzandone gli spostamenti e, con l’ausilio di una stampante a getto laser che stampiglia il codice (anche provvisorio, se il pezzo non viene subito riconosciuto) sulla lamiera, se ne ottiene una immediata individuazione. È stata in pratica sviluppata una app ‘trova lastre’, in cui l’operatore può segnare le lamiere che sta cercando, dopodi- ché il software le va ad identificare e gli di- ce esattamente dove trovarle. Una soluzione che ha consentito non solo una rapida identi- ficazione dei materiali, ma anche di avere un magazzino sempre ben organizzato ed assi- curare agli operatori di muoversi con ulterio- re sicurezza.

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