ITALIA 4.0
32 ITALIA 4.0 2022 ve rispondere a dei parametri di efficacia e ottimizzazione. In questo senso, quando si dice “ogni azienda”, si deve pensare anche a quelle di medie e piccole dimensioni. Esi- ste la tendenza a credere che il cyber crime e gli hacker criminali prendano di mira solo le grandi aziende, ma non è così. “Continua a sopravvivere un’idea del cyber crime diversa dalla realtà, l’idea che le figure che si dedi- cano a queste attività siano dotate di com- petenze avanzate e che prendano di mira solamente le grosse realtà. Invece oggi anche il crimine informatico si è democratizzato e globalizzato. Chi detiene le competenze ra- ramente lancia direttamente gli attacchi, ma si trasforma piuttosto in imprenditore del cybercrime, costruisce prodotti e servizi rea- dy–to–use che poi rivende attraverso il dark web a potenziali clienti. I veri responsabili degli attacchi che registriamo ogni giorno”. Metà attacchi in Europa In Europa si è rilevato un aumento del 200% degli attacchi rispetto all’anno scorso e sem- pre l’Europa è passata da una percentuale del 20% a una del 50%. Metà, quindi, de- gli attacchi worldwide sono stati generati all’interno dell’Europa. A questi dati, già di per sé impressionanti, Fabio Monzini, Ac- count Executive Italia di Akamai, aggiun- ge: “Nel caso delle risorse web, laddove si erogano servizi o dove si trova il business dell’azienda che li espone, i numeri sono, se possibile, ancora più impressionanti. Abbia- mo visto triplicare il numero degli attacchi, e con questi tutte le problematiche ad essi correlate all’interno delle reti aziendali. Su circa 7 trilioni di query giornaliere, il 10% targettizza siti che contengono fishing o malware. Un click su dieci è quindi su un si- to malevolo”. Come dovrà evolvere allora il paradigma della cyber security? “Quello che noi consigliamo da sempre ai nostri clienti è mettere a fattore comune le informazioni sugli attacchi e i rischi informatici, renderli subito disponibili in maniera tale che possa attivarsi una reazione istantanea alla nuova tipologia di attacco e sia così possibile miti- gare sul nascere un’azione malevola”. Luca Castellano, Ciso del Gruppo Maggio- li, che si occupa di fornire servizi, soluzioni e prodotti software di natura operativa, in primis alla pubblica amministrazione oltre Renato Bloise è COO di Cybersel : “È chiaro che occorre fare un altro passo avanti e questo è rappresentato dalla quantificazione finanziaria del rischio. Non basta dire se la situazione è buona o cattiva, ma bisogna capire quanto vale in termini economici il rischio che sto correndo”. Maddalena Pellegrini è South Europe Director di Netwitness : “Ci sono realtà in cui il risk e la security non si parlano, sono due elementi che procedono in maniera parallela e forse a volte inciampano l’uno nell’altro. Si tratta di un aspetto che le tecnologie non possono risolvere, è un problema culturale”. Luca Castellano è Ciso del Gruppo Maggioli : “Come software house per noi generare un prodotto sicuro è un aspetto direi vitale e fondamentale per rimanere sul mercato, ma soprattutto per rendere un servizio efficace ed efficiente”. I PROTAGONISTI
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