ITALIA 4.0
28 ITALIA 4.0 2022 la società ha messo a punto una strategia di so- stenibilità, integrata nel piano industriale. Que- sto piano si materializza in progetti concreti che permetteranno entro la fine di quest’anno di raggiungere la carbon neutrality. Si tratta del- la flotta auto elettrica o plug-in ibrida di tutti i dipendenti che hanno le autovetture aziendali, l’acquisto di energia elettrica con la garanzia di origine da fonti rinnovabili, l’efficientamento energetico e l’autoproduzione di energia con i pannelli fotovoltaici. “Con la carbon neutrali- ty, comunque, persiste quell’ultimo 20/30% di emissioni che non siamo riusciti ad abbattere e che possiamo diminuire coi carbon credits. Abbiamo investito in due progetti principali in Paesi in via di sviluppo di carbon sink, uno in In- dia e uno in Madagascar, che ci permetteranno a fine anno di raggiungere questo obiettivo”. Progetti anche sul digitale: “Guardiamo al net- zero per l’azienda, a progetti in cui andremo a lavorare sugli scope three, e quindi sulla circular economy e sul digitale a supporto della sustai- nable supply chain, quindi il monitoraggio delle forniture. Sono tutti progetti per raggiungere obiettivi di sostenibilità, realizzati attraverso l’innovazione e concretizzati dal digitale che permettono di rendicontare, monitorare e rea- lizzare queste attività”. Automotive e digitale Come procede il piano di elettrificazione delle autovetture del gruppo Stellantis e che ruolo ha il digitale in questo processo lo spiega Gilberto Ceresa, CIO di Stellantis Europe. “L’elettrifica- zione è una delle priorità dei prossimi anni. E insieme all’elettrico va di pari passo la connetti- vità, la guida autonoma, la proprietà condivisa e quindi il digitale è importante in questo mo- mento nel mondo automobilistico. Per quanto riguarda l’elettrificazione, abbiamo annuncia- to il nostro piano strategico decennale ‘Dare Forward 2030’, una vera sfida perché gli obiet- tivi sono importanti”. Tra gli obiettivi del piano raggiungere le zero emissioni di carbonio entro il 2038, con una riduzione del 50%entro il 2030. “In particolare questo significa che il 100% del- le vendite in Europa e il 50% delle vendite negli Stati Uniti siano costituite da veicoli elettrici a batteria (BEV) entro la fine del decennio”. Per raggiungere tali obiettivi, la società ha pronto un piano prodotti che prevede 75 nuovi modelli totalmente elettrici da qui al 2030, per tutti i 14 brand. È stata recentemente presentata la pri- ma Maserati totalmente elettrica, la Maserati Grecale modello Folgore, e il primo suv total- mente elettrico. E il digitale in questo piano? “Il digitale è praticamente indispensabile - af- ferma -, il cliente deve sempre conoscere qual è l’autonomia del veicolo, anche quando non è alla guida, e tramite l’app deve sempre essere in grado di sapere a che distanza si trova una stazione di ricarica, magari per verificare qual è il percorso più semplice per raggiungerla”. Pertanto è necessaria una piattaforma cloud che connette il veicolo, uno scambio continuo di dati con il veicolo stesso per consentire di avere queste informazioni e molte altre. “E poi è anche indispensabile per l’azienda e per la sostenibilità stessa per monitorare e calco- lare con molta precisione l’emissione di ogni singola configurazione di prodotto, non solo il propulsore, ma siccome impatta l’aerodina- mica, il peso, il rotolamento su ruote e anche gli accessori, per esempio i sedili in pelle o la vernice metallizzata che pesa di più della ver- nice normale e che hanno un impatto di CO 2 superiore rispetto ad altri tipi di cerchi o ruote. Quindi noi calcoliamo l’emissione del singolo veicolo”. Questa va calcolata nel momento in cui il cliente chiede un preventivo sia online sia dal dealer, ed è stato sviluppato un ecosistema di soluzioni che consente di calcolare l’emis- sione del singolo veicolo quando questo viene configurato e venduto. Il caso dell’alimentare Come è nata l’attenzione di Barilla per la soste- nibilità? Michele Zerbini, soft wheat & flours purchasing senior manager Italy di Barilla, spie- ga quanto sia complicato cambiare e migliora- re l’impatto di un’attività millenaria come l’a- gricoltura. “Una dozzina di anni fa Barilla, con la creazione della Barilla Center for Food and Nutrition del 2009, ha voluto rimarcare il suo ruolo di leader all’interno di filiere al fine di mi- gliorare la sostenibilità delle proprie produzio- ni. Ci siamo trovati davanti ad alcuni paradossi
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