Italia 4.0 2020

Ledonnecontinuanoadesseresottorappresentatenelleprofessionicherichiedonoskill disruptive, per questobisognacambiarepassoe lavorare sullecompetenzee sullamentalità. Solocosì le tecnologieabilitanti, ancora inembrionemapotenzialmente ‘sovversive’, potranno in futuro realmente soddisfareunapopolazionediversificatae tutelareunavisioneparitariadella società C olmare il divario di genere in ambito lavorativo potrebbe incrementare di ben 28 trilio- ni di dollari il PIL globale: parola del McKinsey Global Institute. Per quanto concerne poi lo specifico caso italiano, una soluzione del gen- der gap potrebbe garantire entro il 2025 un incremento del 34% del pro- dotto interno lordo nazionale, portan- dolo a una cifra pari a 806 miliardi di dollari complessivi. Tra le righe: il divario di genere, oltre a configurarsi come un problema so- ciale, ha dei risvolti economici non in- differenti. Il McKinsey Global Institute ha identi- ficato quattro questioni principali che, se affrontate, aiuterebbero a raggiun- gere più rapidamente l’uguaglianza tra i sessi sul lavoro: livello di istruzio- ne, inclusione finanziaria e digitale, protezione legale e lavoro non retri- buito, in larga parte dedicato ad atti- Gender gap: l’innovazione è oltre vità di assistenza in ambito familiare. Il Bel Paese, sulla base dei principali indicatori (sicurezza personale e auto- nomia, rappresentanza, accesso ai ser- vizi alla persona, situazione lavorativa) raggiunge il punteggio medio poco entusiasmante di 66 su 100: parecchio distante dal 79 della Norvegia che ri- sulta il Paese più virtuoso. E anche nella classifica stilata dal Glo- bal Gender Gap Report 2020, nell’am- bito dei Paesi dell’Europa Occidentale e di Carmela Ignaccolo 28

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