Italia 4.0 2020
18 ITALIA 4.0 2020 do i rappresentanti dei Competence Center e vediamo il perché. In primo luogo, il paragone tra l’organizzazio- ne tedesca e i Competence Center ita- liani non è fattibile, in secondo luogo perché già in Italia sono presenti i Digital Innovation Hub. Questi fun- gono da sportello unico indirizzando le aziende necessitanti verso il Com- petence Center che più possa soddi- sfare le loro esigenze. E poi, non ci si dimentichi la differenza strutturale. Come ha sottolineato Faggin: “Stan- te la situazione attuale di frammen- tazione, dobbiamo concentrarci su quello che si può fare in Italia senza sovrapporci a modelli stranieri che godono di infrastrutture, fondi, storie diverse. Il Fraunhofer ha un budget di ricerca annuo di 2 miliardi, noi 7 milioni in tre anni. Dobbiamo trova- re il modello funzionale per l’Italia che non è una realtà federalista”. Gli fa eco Battaglia che, ancora più categorica, afferma che i Fraunhofer e i Competence Center non c’entra- no nulla l’uno con l’altro, ricordando come i Fraunhofer fanno ricerca e oc- cupano più di 20 mila persone. Altra questione è come agire sul sistema della ricerca pubblica. “Si potenzi l’a- spetto del trasferimento tecnologico - dice la responsabile esecutiva di Start 4.0 - cosa che, ancora oggi, i dati af- Il mito dei Fraunhofer Secondo Wikipedia, la “Fraunhofer- Gesellschaft è un’organizzazione te- desca che raccoglie 60 istituti di ricer- ca applicata. Ci lavorano circa 24.000 tra ricercatori e ingegneri, con un budget di ricerca annuo di circa 2,1 miliardi di euro”. Ritenere che un’or- ganizzazione con interfaccia unica possa avere maggiore impatto, specie sulle PMI, con un chiaro riferimento ai Fraunhofer, è cosa sbagliata secon- Marco Taisch è presidente di Made : “È vero che sono un’unica legal entity (Fraunhofer, ndr), ma sono istituti indipendenti l’uno dall’altro in base ai temi che affrontano”. Matteo Faggin è direttore generale di Smact : “Stante la situazione attuale di frammentazione, dobbiamo concentrarci su quello che si può fare in Italia senza sovrapporci a modelli stranieri che godono di infrastrutture, fondi, storie diverse”. Cristina Battaglia è responsabile esecutiva di Start 4.0 : “Si potenzi l’aspetto del trasferimento tecnologico cosa che, ancora oggi, i dati affermano essere un tasto molto debole. Gli investimenti in ricerca pubblica renderebbero più forte, utile ed efficace il ruolo dei Competence Center”. I PROTAGONISTI
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