Italia 4.0 2020
14 ITALIA 4.0 2020 Allo stesso tempo – spiega – pensiamo a quanti passi avanti ha fatto la ricerca, in ambito sanitario, per i problemi musco- lo-scheletrici”. Robot collaborativi a sostegno della salute Il laboratorio coordinato da Ajoudani ha lanciato il progetto Sophia che mi- ra a sviluppare una nuova generazio- ne di sistemi robotici collaborativi per migliorare l’ergonomia dei lavoratori e la flessibilità di produzione. Il pro- getto, coordinato da IIT, coinvolge 12 partner di 6 Stati membri Europei, è stato finanziato dall’Unione europea con 6,5 milioni di euro per i prossimi quattro anni. Il progetto avrà un im- patto sul sistema produttivo europeo promuovendo l’adozione di robot indossabili (wearbot) e collaborativi (cobot) nelle industrie manifatturie- re. Robot che sostengono gli esseri umani nelle linee di produzione per rendere l’ambiente di lavoro più sa- no: questa è una delle principali sfi- state sviluppate in passato. Oggi ci so- no i centri di competenza che aiutano le imprese ad adottare queste tecnolo- gie attraverso la formazione. Avendo però il giusto know-how sul trasferi- mento tecnologico possiamo fare an- che ricerca industriale aiutando le im- prese a migliorare la loro produzione. In questo caso, i Competence Center possono essere assimilati a veri e pro- pri centri di ricerca. Per essere efficienti al 100% ci manca un tassello”, ricorda Taisch. “Se ci domandiamo dove fac- ciano ricerca e trasferimento tecnolo- gico gli otto Competence Center legati al piano Industria 4.0 ci accorgerem- mo che mancano dei pezzi per essere completi. Infatti, questi enti ruotano attorno solo a un segmento specifico: il manifatturiero avanzato e non è suf- ficiente perché andrebbero creati altri Competence Center che lavorino sulla ricerca di nuovi materiali, per esempio, e spazino sulle aree scoperte che sono la pubblica amministrazione, l’agricol- tura o la moda”. Crescono gli investimenti in ricerca La realtà dei fatti, oggi, chiama sempre di più all’integrazione dei componenti che, prima dell’introduzione del piano Industria 4.0, navigavano a comparti- menti stagni. Oggi, grazie al contributo della Commissione Europea, ricordiamo Horizon 2020, l’industria si sta doman- dando come digitalizzare i vari compo- nenti e come integrarli. “L’esigenza – ha descritto Arash Ajoudani, coordinatore di Human-Robot Interfaces and physi- cal Interaction lab di Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) – è la mass customiza- tion ossia la creazione di una interfaccia affinché i sistemi industriali siano meno complessi, siano più flessibili verso l’uti- lizzo semplificato di macchine avanza- te”. Ajoudani sottolinea come, grazie agli interventi della Commissione Eu- ropea, la ricerca e l’industria abbiano preso consapevolezza l’uno dell’altra. “La Commissione Europea ha imposto a noi ricercatori di coinvolgere l’industria e oggi, ma ancora di più nel futuro, si assiste proprio a uno sviluppo concreto. Basti osservare quanti soldi hanno in- vestito in ricerca realtà come Amazon, Google, Microsoft”. Non solo, secondo il coordinatore Ajoudani l’introduzione del piano Industria 4.0 ha accelerato la ricerca nelle industrie manifatturiere. I ricercatori si stanno dedicando a diversi componenti come l’IoT, la robotica col- laborativa, studiandone l’integrazione. “Il compito della ricerca è creare un si- stema robusto e aperto, flessibile e fa- cilmente programmabile per tutti i dati raccolti affinché agevoli un robot col- laborativo, per esempio, che deve fare molte cose contemporaneamente come connettersi a una telecamera, spostarsi in un ambiente di lavoro, fare integra- zione. Con il piano Industria 4.0 siamo ora in grado di creare sistemi consape- voli che, attraverso la raccolta e l’analisi dei dati, spieghino all’azienda dove fa- re meglio, dove si è verificato un errore nella produzione, quanta produttività ha realizzato un robot e, se sia il caso, aggiungerne un altro per migliorare.
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