Italia 4.0 2020
Negli ultimi dieci anni la ricercaha fattopassi avanti. L’industriahacapitochegiovani e scuolepossono fare ladifferenza sullaproduzionee sullenovità.DallaScuolaSuperioreS. Annadi Pisa, ai Politecnici di MilanoeTorinoedall’IstitutoItalianodiTecnologiaalcuni esempi incui la ricercahaconcretamente portatobenefici a livelloprogettuale N el sistema economico attuale vale ancora mettere al cen- tro la manifattura rispetto al cliente finale? Forse non più. Oggi le aziende di qualsiasi settore stanno mettendo al centro della loro econo- mia l’essere umano. Il cuore della ricerca ‘moderna’ sta proprio nel cliente, sem- pre più sofisticato che cerca, nei nuovi prodotti in circolazione, caratteristiche sempre più affini alle proprie esigenze. Ma non è tutto. Cosa sta succedendo al sistema industriale italiano? Sta facendo i conti non solo con gli aspetti pretta- mente numerici (fatturato, utili ecc.) ma con altri fattori che, inevitabilmente, ne condizionano l’operatività. Basti pensa- re all’intelligenza artificiale, ai materiali, al risparmio energetico, alla sostenibili- tà e al rispetto per i disabili. Già, perché come ha spiegato Paolo Dario, docente di biorobotica alla Scuola Superiore S. Anna di Pisa, “le automobili moderne, ma soprattutto quelle del futuro, so- no progettate nell’ottica di soddisfare anche alle esigenze delle persone con Quando la ricerca fa la differenza disabilità o degli anziani con capaci- tà ridotte ma altrettanto bisognose di spostarsi con l’automobile”. Oggi, non siamo tanto lontani da questo concetto, basti pensare all’utilizzo massiccio di in- telligenza artificiale che si sta riversando nelle nostre industrie e nella ricerca. Si- curamente, il piano Industria 4.0 ha da- to una forte accelerata su questo fronte, specie, a detta di Dario nell’automazio- ne e nella robotica che, non mancherà molto, dovrebbe vedere una nuova pri- mavera. “Un’automobile è già un con- diStefanoBelviolandi
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