Italia 4.0 2019
31 ITALIA 4.0 2019 no connessi e abbiamo le macchine in online check, e sul robot produciamo oggi 380 codici diversi”. L’applicazio- ne di tecnologie digitali in produzione ha quindi portato a un cambiamento di tutta l’organizzazione, in tutte le funzioni. Dagli investimenti in innova- zione l’azienda ha ottenuto un incre- mento dell’efficienza sui tempi ciclo del 46%, oltre alla creazione di nuovi modelli operativi olistici che reinven- tano il prodotto intelligente. “Un passo ulteriore consiste infatti nella trasformazione del prodotto inseren- do dell’IoT - continua Polosa -, per cui sarà possibile cominciare a comunicare con il cliente. Questo significa poter iniziare a fornire al cliente un servizio di assistenza eccezionale, potendo in prospettiva pensare di telefonare al cliente per avvertirlo che tra poche ore la sua macchina avrà un problema, provvedendo quindi in anticipo alla ri- parazione. Per noi che siamo una pic- colissima azienda, che vende in 62 Pa- esi nel mondo, pensare un domani di poter riparare le macchine usando la AI dall’altra parte del mondo significa davvero qualcosa di enorme”. Innovazione in co-design Nello sviluppo e implementazione di un percorso di innovazione, per Polo- sa è importante procedere passo dopo passo, avendo chiaro all’inizio il dise- gno generale, l’idea di dove si vuole andare ed essendo consapevoli di do- ve si è, e delle risorse di cui si dispone. “Occorre procedere facendo dapprima un pilota - sostiene il COO di Mectron -, per poi allargarlo e fare un proof of concept, rendendolo quindi scalabile. Una volta che si parte serve quindi es- sere decisi, servono determinazione e forza per vincere la naturale resisten- za a uscire dalla comfort zone”. A tal riguardo, Giaquinto osserva come l’in- novazione digitale in azienda non sia un department, ma piuttosto un min- dset 4.0: “Qui il segreto sta nell’enga- gement delle persone - spiega il CIO di Angelini -. Tutti quelli che resistono al cambiamento al primo approccio chie- dono ‘What’s in it for me?’. Il segreto è allora fare piccoli passi che portino risultati tangibili per gli individui. Qui subentra un tema di user experience non degli utilizzatori finali, ma degli attuatori delle tecnologie che trova- no un vantaggio nell’impiegarle, in termini di qualità del loro lavoro e del loro tempo”. La chiave per portare innovazione in azienda sta insomma nel capire che chi fa innovazione non è chi la introduce, che funge solo da abilitatore, ma chi poi ne fa uso ogni giorno. “Le persone non resistono al cambiamento, ma a essere cambiate - conferma Mazzucco -. Le cose devono pertanto nascere dalle persone stesse, e per questo in Davines applichiamo sempre metodologie di co-design. È essenziale lavorare trasversalmente con tutte le persone in azienda, dedi- cando tutto il tempo a sensibilizzarle e facendo le cose insieme, per renderle protagoniste dell’innovazione. In que- sto momento stiamo per avviare una trsformazione Agile su uno degli ele- menti per noi più importanti, il proces- so di sviluppo prodotto. L’obiettivo è di uscire da una logica tipicamente si- los-based funzionale, mettendo tutte le persone insieme e dando loro nuovi metodi e nuove modalità di lavoro”. Si ribadisce così ancora una volta l’im- portanza di lavorare alla creazione di un tale mindset 4.0 in parallelo all’in- troduzione delle tecnologie presenti sul mercato, in quanto l’innovazione può anche emergere spontaneamen- te, ma solo se viene coltivata, incenti- vata e curata. Solo così tutta l’azienda seguirà naturalmente il percorso di transizione digitale, e sarà più facile trovare applicazioni concrete e inno- vative delle nuove tecnologie. @marcocyn
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