Tecnologie abilitanti la smart factroy con Festo, SEW e Sick
16/10/2017
Tecnologie abilitanti 4.0 Festo

Si è tenuto lo scorso 21 settembre a Villalta di Gazzo il convegno dedicato a Industria 4.0 e tecnologie abilitanti organizzato da Festo, Sick e SEW Eurodrive, mostrando esempi di smart factory che impiegano automazione, interconnessione tra macchine e big data analysis. Tra gli interventi, Alessandro Ferioli, product manager Electric automation e Industry 4.0 project leader Festo Italia, ha illustrato le caratteristiche di flessibilità e adattatività implementate nel technology plant Festo di Scharnhausen.

Lo stabilimento Festo è nato con l’intento di riportare la produzione di componenti semplici in Germania, la cui produzione in precedenza non sarebbe stata competitiva con i bassi costi possibili in altri Paesi. L’azienda ha realizzato l’obiettivo lavorando su automazione e modularità, sul flusso di informazioni e sui materiali, sullo sviluppo di sistemi informatici, e infine su logistica ed efficienza energetica. Grazie a un tipo di linea flessibile e riadattabile, qui è infatti possibile raggiungere anche il lotto produttivo più piccolo personalizzando la produzione. Impiegando la tecnologia dei motori lineari, è stato realizzato un suistemna di trasporto multi carrier system, che consente di avere movimenti personalizzabili per ogni carrello, potendo produrre più varianti in contemporanea dello stesso prodotto. Interconnessione tra macchine e impiego di tecnologie wireless riducono quindi tempi e costi di manutenzione, con la macchina che chiama l’operatore evidenziando un problema e verificando la disponibilità di ricambi a magazzino.

Festo Scharnhausen technology plant

L’analisi dei dati energetici delle macchine ha consentito una gestione ottimale dei picchi energetici, con un risparmio di alcuni milioni di euro l’anno. Infine, la virtualizzazione della fabbrica, con modelli CAD, consente una migliore industrializzazione del prodotto, e un sistema di reportistica e assessment dei processi permette di constatare il livello di I4.0 readyness nell’impianto, evidenziando i processi dove è opportuno investire. Il tutto senza trascurare la centralità delle persone, aggiornando in continuo e direttamente in fabbrica le loro competenze, per consentire loro di evolvere di pari passo con lo sviluppo della smart factory.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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