Pilot factory Wärtsilä Italia, il digitale è realtà a Trieste
28/09/2017
pilot factory Wärtsilä Italia

Con un investimento di circa 5 milioni di euro, il Gruppo finlandese Wärtsilä, specializzato in produzione di tecnologia e motori per i settori marine ed energia ha scelto la sede italiana di Trieste per creare una pilot factory di Industria 4.0 come modello per i suoi stabilimenti in tutto il mondo. L’investimento in Italia ha portato negli ultimi due anni alla totale riorganizzazione della consolidata triestina di Wärtsilä Italia: la manutenzione predittiva ha portato a una riduzione dei fermo macchina del 40%, e la non conformità di produzione del 15%. I costi per gli audit e i survey aziendali sono stati abbattuti del 30%, e il consumo energetico nei test di lavorazione è stato ridotto del 25%.

Magazzino e produzione sono stati quindi concentrati in un solo edificio di 50 mila mq, contro i 150mila impiegati in precedenza, al fine di avere collegamenti diretti e automatizzati, incrementando efficienza e produttività nella catena di montaggio. La sede italiana fungerà quindi da fabbrica pilota per il gruppo, dove cui testare e sviluppare tecnologie di digitalizzazione del processo produttivo, da implementare poi in tutto il mondo, dove il Gruppo finlandese occupa 18 mila dipendenti in oltre 70 Paesi, con un fatturato di 4,8 miliardi. Wärtsilä Italia produce motori marini di grandi dimensioni, destinati soprattutto al settore Cruise e Energy Solutions per centrali elettriche.

Wärtsilä Italia Trieste pilot factory 4.0

Oltre all’applicazione di tecnologie digitali, determinante è stato quindi il radicale cambio di mentalità avvenuto tra i 1.300 dipendenti italiani, all’insegna della flessibilità, con implementazione della lean, maggiore attenzione al cliente, eliminazione degli sprechi e fino al diretto coinvolgimento delle persone grazie a un incubatore dove creare e sperimentare nuove idee. Nello sviluppo del progetto, lo stabilimento produttivo triestino sarà seguito tra gli altri dal Lama Fvg, il Laboratorio di meccatronica avanzata del Friuli Venezia Giulia. Dal 2018, l’azienda dovrebbe cominciare a sviluppare e sfruttare altre nuove tecnologie, come la realtà aumentata e i Big Data, con l’intenzione di estenderne impiego e benefici a tutta la rete di fornitori.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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