L’importanza di Start up e innovazione per Marco Gay
12/02/2018
start up Marco Gay innovazione

Ex presidente nazionale Giovani di Confindustria ed ex vice presidente di Confindustria, Marco Gay è un attivo sostenitore del ruolo di start up e innovazione nella trasformazione digitale e lo sviluppo futuro del manifatturiero italiano. Gay dal 2015 è socio e vice presidente esecutivo di Digital Magics, business incubator di start up e scaler up digitali, quotata sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana. Avventura a cui si dedica con passione e grande impegno.

“Digital Magics è una start up builder e developer – spiega Gay -: costruiamo business digitali, affiancando i fondatori delle start up e fornendo dei servizi di accelerazione, partendo dai territori grazie alla nostre 6 sedi in Italia, a Milano, Napoli, Palermo, Roma, Padova e Bari. Ogni anno valutiamo circa 1.500 progetti, dei quali ne incubiamo circa 10/15. In parallelo a questa attività di sostegno alle start up, offriamo supporto anche alle imprese italiane con i nostri programmi di Open Innovation. Lo scopo in questo caso è portare innovazione nei loro processi, prodotti e servizi proprio in virtù delle tecnologie e delle capacità di innovazione delle start up. Creiamo in tal modo un ponte strategico tra le due parti.”

Digital Magics Marco Gay Nel 2016, Digital Magics ha avviato 10 programmi di Open Innovation con le imprese, e altri 10 nei primi sei mesi del 2017. L’azienda ha creato un solido hub nazionale per l’innovazione e il Digital Made in Italy anche grazie alla collaborazione con alcuni soci e partner, Tamburi Investment Partners (TIP), oggi diventata Holding StartTIP con un investimento fino a 100 milioni di euro in digitale e innovazione, e con Talent Garden. “Le nuove imprese oggi non devono più essere considerate come un mondo parallelo – continua l’imprenditore -, ma sono parte integrante e fondamentale della nostra economia reale. Nel mio percorso professionale ho vissuto in prima persona l’importanza che l’innovazione deve avere. Innovare significa crescere e poter essere più competitivi. Gli imprenditori giovani oggi hanno la passione e il coraggio di puntare sull’innovazione, di trasformare il loro sogno e il loro talento nella loro azienda, non solo con modelli di business capaci di rivoluzionare interi settori, ma con entusiasmo e voglia di fare la differenza. Innovare significa inoltre cambiare, accelerare e migliorare l’eccellenza della tradizione, per crearne di nuova. In questo, le start up sono fondamentali per la trasformazione digitale, e per il futuro delle imprese e dell’intera industria manifatturiera italiana”.

Trasformazione digitale la cui importanza è sempre più rilevante, come spiega Gay: “Oggi il digitale sta già cambiando radicalmente la cultura del fare impresa, e il nostro modo di essere lavoratori e imprenditori. Stime dicono che il 60% circa degli odierni ruoli apicali in azienda abbia almeno il 30% di attività che è possibile automatizzare, grazie all’impiego di macchine e robot. Inoltre, in ambito di scuola e formazione dei giovani, il 60% studia per fare un lavoro che oggi non esiste più. Mentre i professionisti digitali ricercati nei prossimi anni in Europa saranno 500.000. Le start up innovative in Italia hanno creato ad oggi oltre 36.000 posti di lavoro. Occorre avvicinare i percorsi formativi e le competenze lavorative alle esigenze legate all’innovazione, formando inoltre a questa rivoluzione industriale anche chi in azienda ci lavora già”.

A tale riguardo è positivo il giudizio di Gay su quanto il Governo italiano sta facendo con il Piano Impresa 4.0 e Formazione 4.0 nel 2018, volto a dare supporto alle aziende nei loro investimenti in formazione digitale. “Industria 4.0 è stato il piano di politica industriale più importante degli ultimi decenni – afferma Gay -, basato sull’innovazione e in cui il digitale per la prima volta è diventato il protagonista della nostra economia. E le imprese hanno risposto in maniera positiva: nel 2017 il 28% aveva già implementato soluzioni concrete in tema, contro il 15% del 2016. Occorre proseguire su questa strada, sugli incentivi e sulle agevolazioni dedicate a chi investe nel futuro. Industria 4.0 valorizza infatti i punti di forza delle aziende Made in Italy, che sono affidabilità, eccellenza ed export. Grazie al digitale, si crea inoltre una profonda e positiva integrazione e interconnessione tra le fasi di produzione, le persone, i prodotti e il consumatore finale. Portare casi concreti alle aziende italiane è fondamentale per spiegare loro bene come creare innovazione interna e aperta con le start up”.

Start up innovative Digital Magics incubatore imprese

A tal fine, Digital Magics ha lanciato il GIOIN, network dedicato all’Open Innovation, un luogo di incontro tra aziende mature e start up, portando case history di successo, e che nel 2017 ha organizzato diversi eventi dedicati a temi quali Industria 4.0, AgriTech, energia, smart cities, FashionTech, sicurezza informatica e HealthTech. “Per il futuro abbiamo molti nuovi progetti in corso – conclude Gay -: stiamo ad esempio puntando sui giovani, con i corsi a distanza della Startup University, mirati a fornire competenze manageriali e imprenditoriali ai tanti talenti che vogliono fare impresa sfruttando strumenti e moderne tecnologie tipiche del mondo delle start up. In questo modo potremo incontrare e seguire questi giovani e promettenti talenti già durante il loro percorso formativo. Continueremo quindi a investire sulle nostre sedi territoriali, per affiancare le start up direttamente sul territorio: attualmente ne abbiamo operative 66, puntando e investendo sempre sui talenti e sulla qualità dei progetti, con l’obiettivo poi di lanciarle anche sui mercati internazionali”.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

BRAND POST
Telmotor

Telmotor, azienda specializzata nell’Industry Automation ed Energy and Lighting Solutions, oggi sceglie di operare secondo un doppio binario: valorizzare le…