Grazie alla collaborazione tra aziende, Anima e le istituzioni, anche i magazzini automatici autoportanti rientrano ufficialmente tra i beni ammissibili alle detrazioni fiscali in iperammortamento. Un’improvvisa risoluzione dell’Agenzia delle entrate dello scorso agosto 2018 aveva difatti eliminato questa tecnologia dalle agevolazioni 4.0.
Allarme rientrato a febbraio 2019, grazie a una nuova disposizione legislativa che ha rivalutato la questione decretando l’ammissibilità a tutti gli effetti delle scaffalature autoportanti alle agevolazioni iperammortamento.
L’interpretazione dell’Agenzia delle entrate (con la risoluzione n. 62 del 9 agosto) aveva in effetti colto di sorpresa i costruttori e gli utilizzatori di scaffalature autoportanti. Il documento affermava, infatti, che le agevolazioni fiscali dell’iperammortamento potessero essere applicate solo a investimenti sulle componenti impiantistiche dei magazzini (i macchinari, i congegni, le attrezzature e tutti gli impianti funzionali allo specifico processo produttivo), e non ammetteva, al contrario, le strutture che assumono rilievo ai fini catastali. Restava esclusa, insomma, una corposa componente dell’investimento.
La reazione delle imprese è stata immediata. Il primo passo è stata la segnalazione della criticità all’interno dell’associazione Aisem, che raggruppa i costruttori di sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione all’interno di Anima Confindustria Meccanica. Da qui è iniziato un lavoro di intensa interlocuzione con il Ministero dello Sviluppo Economico, che ha raccolto le motivazioni e le proposte di Anima. Grazie a questa collaborazione, nella conversione in legge del decreto Semplificazioni (in Gazzetta ufficiale il 12 febbraio) è passato un emendamento che ristabilisce l’applicabilità degli incentivi ai magazzini autoportanti.
Grazie al chiarimento, anche le piccole e medie aziende possono in tal modo accedere a una tecnologia altrimenti ritenuta fuori della loro portata. I magazzini autoportanti rappresentano infatti una tecnologia di svolta, aprendo le porte allo stoccaggio intensivo a grande altezza, indispensabile per espandersi e coprire la domanda di mercati più ampi e dinamici.