Innovazione e sviluppo, 70 milioni dal Mise per 17 progetti approvati
15/02/2021
Mise accordi per innovazione

Sono stati firmati i decreti che autorizzano un Accordo di sviluppo e 16 Accordi per l’innovazione tra il Mise, le azienda coinvolte e le Regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto. Gli investimenti complessivi movimentati sono pari a 270 milioni di euro, di cui circa 70 milioni messi a disposizione dal Mise in forma di agevolazioni. L’obiettivo degli accordi è favorire competitività e occupazione tramite progetti di ricerca e sviluppo di rilevante impatto tecnologico.

Il progetto autorizzato con l’Accordo di sviluppo riguarda in particolare il raddoppio della produzione di Ferrero Industriale Italia nel sito produttivo in Basilicata, grazie alla realizzazione di una nuova linea produttiva con macchinari innovativi. Il progetto prevede un costo complessivo di 86 milioni di euro, dei quali 15 finanziati dal Mise, e alla sua conclusione porterà all’occupazione di 68 addetti.

Diversi sono quindi i progetti di ricerca e sviluppo autorizzati con gli Accordi per l’innovazione, in gran parte afferenti al settore Fabbrica Intelligente. Tra questi figurano il progetto Smart Digital 4.0 presentato da Pirelli Tyre SpA, da realizzare nei siti produttivi in Lombardia. Costo complessivo del progetto circa 11,6 milioni di euro, incluso un finanziamento da 2,5 milioni del Mise. SATURN (Smart mAnufacTURiNg) è invece il nome del progetto presentato da STMicroelectronics congiuntamente ad altre aziende, da realizzare nei siti produttivi in Sicilia. Il progetto ha un costo complessivo di circa 34,8 milioni di euro, di cui 11,8 finanziati dal Mise. Ancora in ambito Fabbrica Intelligente ricade anche il progetto di studio e sviluppo di HP Composites di una nuova generazione competitiva e sostenibile di componenti in materiale rinforzato in fibra di carbonio, con dimostrazione su linea pilota automatizzata intelligente e flessibile. Il progetto, da realizzare nei siti produttivi nelle Marche, comporta un costo complessivo di circa 9,7 milioni di euro, di cui 2,2 con finanziamento del Mise.

Altri progetti rientrano infine nei settori Scienze della vita e Agrifood, come il progetto ITINERE presentato da Proger SpA insieme ad altre aziende, da realizzare nei siti produttivi di Abruzzo e Sardegna. Relativo al settore Scienze della Vita, il progetto è mirato all’Innovazione nelle tecnologie indossabili e network evoluti di relazioni esperte, con costi complessivi per circa 8,1 milioni, di cui 2,2 finanziati dal Mise. Riguarda invece lo studio e messa a punto di prodotti innovativi derivati da scarti di produzione per l’agricoltura del futuro il progetto presentato da Sicit Group (settore Agrifood quindi), destinato ai siti produttivi del Veneto. Costo complessivo, circa 12,2 milioni di euro, con un sostegno di 3 milioni grazie al finanziamento del Mise.

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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