Genova e Bergamo unite nella robotica intelligente, nasce JOiiNT Lab
08/07/2020
robotica avanzata Joiint Lab Bergamo

Dall’accordo firmato tra IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, e Intellimech – consorzio di ricerca meccatronica promosso da Kilometro Rosso e Confindustria Bergamo, nasce JOiiNT Lab – Robotic Intelligence League Bergamo, laboratorio di ricerca congiunta su robotica e meccatronica per applicazioni industriali.

All’iniziativa collaborano anche Confindustria Bergamo, Kilometro Rosso e l’Università di Bergamo, unitamente a nove aziende aderenti al consorzio Intellimech che sosterranno direttamente le attività del nuovo laboratorio: ABB, Brembo, Cosberg, Elettrocablaggi, Fassi, Giovenzana International, SDF, SIAD e Valtellina. Il progetto prevede un investimento di 5,2 milioni di euro, dei quali 1,9 milioni in capo a IIT e 3,3 in capo al Sistema Bergamo, che include i soggetti coinvolti e le nove imprese.

La sede operativa di Bergamo sarà allestita a settembre all’interno delle strutture del Kilometro Rosso, e avrà lo scopo di individuare e sviluppare l’applicazione di tecnologie di robotica avanzata nate in seno all’IIT per trasferirle tra le realtà produttive del parco industriale del Sistema Bergamo. Altro obiettivo sarà quindi la formazione di figure professionali di alto livello, con il trasferimento delle competenze scientifiche e tecnologiche dell’IIT. Il laboratorio potrà contare sul lavoro di 15 ricercatori e 10 tra ingegneri, specialisti di elevata formazione e dottorandi, provenienti dal Kilometro Rosso e dalle imprese. Il lavoro dei 25 operatori sarà quindi supervisionato dai ricercatori IIT attivi nel campo della robotica avanzata, tra i quali figurano Antonio Bicchi, Nikolaos Tsagarakis e Arash Ajoudani, tre Principal Investigator dell’istituto molto attivi nella ricerca sui sistemi robotici avanzati a livello internazionale.

Uno dei primi obiettivi del laboratorio sarà lo sviluppo di una piattaforma di embodied artificial intelligence (EAI) da declinarsi in applicazioni sul campo secondo le indicazioni fornite dalle imprese che collaborano al progetto. Verranno quindi sviluppate altre tecnologie per trovare applicazione in vari comparti del manifatturiero, in campi quali la manipolazione, controllo remoto, movimentazione, esoscheletri e sistemi di visione. Particolare impegno verrà quindi messo nello sviluppo di metodi di smart working remoto per consentire il controllo degli impianti industriali, onde garantire la continuità produttiva delle fabbriche nell’eventualità che in futuro dovesse ripetersi una nuova emergenza sanitaria.

“La costituzione di JOiiNT Lab – spiega il presidente di Intellimech Gianluigi Viscardi – rappresenta un punto di svolta per Intellimech e per i propri soci. Investire oggi nell’intelligenza artificiale e nella robotica significa promuovere una delle tecnologie di maggior impatto nelle nostre imprese che può portare sensibili innovazioni di prodotto e di processo, nonché rendere il territorio e le nostre imprese più attrattive. La partnership con un attore prioritario della ricerca come IIT ha proprio l’obiettivo di rendere fruibili alle nostre imprese le migliori tecnologie disponibili, in particolar modo alle PMI che senza realtà di aggregazione come Intellimech avrebbero difficoltà ad accedervi”.

“Con il JOiiNT LAB – afferma infine Salvatore Majorana, direttore di Kilometro Rosso Innovation District -– abbiamo raggiunto un traguardo al quale lavoriamo da alcuni anni: fare sistema attraverso i territori legando le eccellenze del Paese. È questa la missione di Kilometro Rosso e poter accogliere il laboratorio nei nostri spazi è un segno di impegno e dedizione che ha radici lontane. Seguo infatti il progetto da quando ero ancora in IIT, e ritrovare tanti amici, tra i migliori robotici del mondo, è una vera soddisfazione. A questo aggiungo la riconoscenza per i partner promotori con cui abbiamo costruito la squadra operativa, e un ringraziamento speciale al presidente Bombassei che ha da subito creduto alla possibilità di creare un grande progetto di aggregazione come questo”.

 

Se Industria 4.0 si è focalizzata sull’implementazione delle tecnologie abilitanti, l’Industria 5.0 si estende ed abbraccia le problematiche socio-ecologiche.

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