Massimo Carboniero, presidente Ucimu – Sistemi per produrre, fa il punto al termine del Consiglio direttivo Ucimu di novembre 2017 e presenta il forum Italia-Cina del prossimo 30 novembre. Dai lavori, risulta chiara la soddisfazione per il protrarsi per un altro anno, ratificato in Legge di bilancio, delle misure di super e iper ammortamento, incentivi importanti per lo sviluppo della tecnologia nel settore manifatturiero italiano, insieme al grande impegno nel finanziare la Formazione 4.0, leva fondamentale della trasformazione per poter sfruttare al meglio l’automazione 4.0 nelle imprese.

Si è quindi parlato della possibilità di esportare la declinazione italiana del 4.0 anche all’estero, pensando al futuro delle nostre tecnologie di interconnessione delle macchine, digitalizzazione e manutenzione predittiva nel supportare importanti mercati che hanno bisogno della tecnologia italiana. Ucimu ha per questo organizzato il forum bilaterale Italia-Cina il prossimo 30 novembre, a Pechino, portando in Cina 13 aziende italiane costruttrici di macchine utensili, con nomi come Marposs, Salvagnini, Breton, Jobs, C.B. Ferrari, Mandelli e Pietro Carnaghi, per presentare la tecnologia italiana 4.0 a una platea di oltre 200 utilizzatori cinesi.

Nella convinzione che la macchina utensile italiana sia il candidato più qualificato per essere complementare alla fornitura di macchine utensili cinesi, grazie alla forza dei costruttori italiani sui fronti della personalizzazione su misura e della customizzazione dei sistemi di produzione, a fronte della forza nella standardizzazione per le produzioni di serie dei player cinesi. Importanti sinergie che i nostri costruttori possono sviluppare nell’ambito dei rapporti duraturi che con il Piano industriale Made in China 2025 il Governo cinese intende creare con partner affidabili esteri, quali sono i produttori italiani di macchine utensili.