Dai dati dell’indagine 2017 di Almadiploma e Almalaurea, condotta su 45mila diplomati a luglio 2017 in 290 scuole italiane, oltre il 70% dei giovani si dichiara soddisfatto delle esperienze di alternanza scuola lavoro svolte, e l’82% apprezza le iniziative di orientamento. E’ però poi proprio l’orientamento degli studenti nelle scuole superiori a non funzionare a dovere, in vista anche del conseguente affacciarsi nel mondo del lavoro: il 34% dichiara infatti che potesse tornare indietro non rifarebbe la scelta fatta dopo le scuole medie, e il 26% cambierebbe sia scuola che indirizzo di studi.
La quota dei ‘pentiti’ risulta più elevata tra i diplomati degli istituti professionali (50%), seguita dai tecnici (47%) e dai liceali (44%). Nel complesso, gli studenti ‘pentiti’ potendo farebbero altre scelte per studiare materie diverse (41% dei casi), per frequentare un corso che li prepari meglio al mondo del lavoro (20%, quota che arriva al 30% nei professionali) o più adatto ai successivi studi universitari (16%).
Bene invece il riscontro per le attività di formazione ‘on the job’ introdotte come obbligatorie da due anni a questa parte dalla legge sulla Buona scuola. Nel 2017, il 54% dei diplomati ha svolto un’attività di alternanza scuola lavoro, al 96% diplomati professionali, tecnici per l’80%. Il 36% dei ragazzi ha svolto esperienze di durata breve, fino a 80 ore, mentre per il 34% si è trattato di esperienze oltre le 150 ore. Le esperienze sono quindi valutate positivamente dagli studenti, che si dichiarano in particolare soddisfatti delle attività di tutoraggio aziendale (nell’81% dei casi) e scolastico (74%). L’85% dei ragazzi dichiara quindi che l’alternanza è stata utile per la loro formazione, mentre il 76% ne ha apprezzato le coerenza con le discipline scolastiche del proprio corso di studi.